Castelvetrano, minacce ai dipendenti e fatture false per 4 milioni. Arrestato imprenditore

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Un commerciante cinese titolare di due società e di una ditta individuale, che gestiva l’esercizio commerciale di Castelvetrano “Grandi Magazzini Bazar srl”, è stato arrestato sabato scorso dalla Guardia di finanza e posto ai domiciliari, su delega della Procura di Marsala, per aver distratto oltre 4,1 milioni di euro per l’avviamento commerciale e non aver pagato imposte per 3,9 milioni di euro. L’uomo, già denunciato alla procura dalla Guardia di finanza di Castelvetrano nel settembre 2018 e al quale sono stati sequestrati i beni, avrebbe utilizzato migliaia di fatture per operazioni inesistenti emesse da 31 società con sedi nei principali poli commerciali italiani. L’imprenditore cinese avrebbe anche ostacolato numerose azioni esecutive proposte dai lavoratori italiani per ottenere il Trattamento di fine rapporto e mensilità mai percepite. I dipendenti, tutti della zona di Castelvetrano, sarebbero stati sottoposti a turni di lavoro massacranti e secondo le indagini della Finanza continuamente minacciati di licenziamento. Durante un’indagine per un controllo fiscale nei confronti dell’impresa avrebbe portato anche alla scoperta di 7 lavoratori irregolari e altri 4 individuati a seguito di ulteriori approfondimenti. Il cinese avrebbe costretto i lavoratori, con continue minacce, a firmare una richiesta di liquidazione mensile del Tfr, poi mai corrisposto, per complessivi 400 mila euro. “I controlli della Finanza, i debiti con i dipendenti e l’esposizione con il fisco hanno spinto il titolare di fatto della ditta a distrarre il compendio aziendale e a trasferire i dipendenti facendo confluire tutti gli asset in una nuova società intestata fittiziamente ai familiari” scrivono le Fiamme gialle. L’operazione che ha portato alla denuncia di altri 5 cinesi, che si aggiungono alle 32 persone già segnalate all’autorità giudiziaria nella precedente fase ispettiva. Mega negozi cinesi, che pagano mega affitti per i locali, con aperture no stop anche nei festivi in tutte le città, Alcamo compresa. Ma sono necessari continui controlli per fronteggiare questa lenta ma inesorabile invasione cinese e fra una ventina di anni, grazie a discutibilissimi accordi, come quello della “Via della seta”, sottoscritto di recente dall’attuale governo giallo-verde, gli italiani rischiamo di diventare sottomessi dai cinesi.