Castelvetrano. “Favorirono Messina Denaro” chieste sei condanne

0
865

Settantasei anni di carcere sono stati chiesti dal pm della Dda di Palermo Gianluca De Leo per i sei imputati, quasi tutti di Castelvetrano, al processo, in corso davanti al Tribunale di Marsala, scaturito dall’operazione antimafia Ermes 3 del 20 giugno 2020 (due persone arrestate e 13 denunciate), che diede un altro colpo a presunti sodali e favoreggiatori dell’allora boss latitante Matteo Messina Denaro. La pena più alta, 18 anni di reclusione, è stata chiesta per Giovanni Onofrio Beltrallo, 57 anni, 17 anni per Leonarda Furnari di 40 anni, e 16 anni per Melchiorre Vivona, di 67 anni. Queste le altre richieste del pm: 12 anni di carcere e 8 mila euro di multa per Antonino Stella, 77 anni di Marsala, 10 anni e 7.500 euro di multa per il 62enne capomafia castelvetranese Vincenzo La Cascia e 3 anni per il 54enne Domenico Salvatore Zerilli. I reati vario titolo contestati dalla Dda sono associazione mafiosa, estorsione, detenzione di armi e favoreggiamento della latitanza di Messina Denaro, che inizialmente era uno degli imputati del processo. Nel corso del blitz operato, quattro anni fa, dalla squadra mobile di Trapani venne perquisita, a Castelvetrano, la casa della madre dell’ex latitante.