Castello conti di Modica di Alcamo verso chiusura per lavori

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Un vertice ieri sera al castello dei conti di Modica di Alcamo. L’incontro al quale erano presenti gli assessori Mario Viviano, Donatella Bonanno, Claudio Cammarata per l’enoteca regionale e il progettista architetto Arduino. Lo scopo quello di programmare i lavori che a giorni saranno consegnati all’impresa appaltatrice. Gli interventi avranno inizio entro la fine del mese e dovrebbero essere completati entro cinque mesi. Ma spesso è noto quando iniziano lavori pubblici ma non quando vengono portati a termine superando le scadenze contrattuali. Da eseguire una serie di lavori al trecentesco Castello dei conti di Modica, il bene architettonico più importante della città di Alcamo. Gli interventi riguardano il piano terra, la scala in marmo rosso che si trova al lato nord, le strutture lignee corrose dalle tarme, tetti perché quando piove entra abbondante acqua, il cortile e il camminamento dove si trovano le merlature. Intonaci e impermeabilizzazioni. Un controllo anche per il deflusso delle acque. Nel lato ovest esiste una cisterna sotterranea capace di contenere 500 botti di acqua, utilizzata come rifornimento idrico quando venne realizzato il Castello. Le opere saranno realizzate grazie al contributo del GAL di oltre 578 mila euro.  La progettazione è dell’architetto Vincenzo Arduino che si è occupato anche del coordinamento per la sicurezza. All’interno dei locali che ospitano l’Enoteca Regionale della Sicilia occidentale saranno effettuati interventi per organizzare migliori assetti logistici.

Intanto stanno sollevando un mare di perplessità e polemiche i lavori in corso per riqualificare il centro storico con notevole restringimento della carreggiata della via Commendatore Navarra per allargare i marciapiedi prospicenti il teatro Cielo. Si tratta di un tratto di strada di grande traffico, unico sbocco dalla via Rossotti dopo la realizzazione dell’isola pedonale nel Corso VI Aprile. Così come perplessità per le nuove piste ciclabili in centro. La pista ciclabile in funzione da cinque anni nel viale Italia ed Europa è scarsamente utilizzata e crea solo maxi ingorghi e danni alle attività commerciali.