Castellammare. Incidente sul lavoro, Romeno morì schiacciato, tre davanti al Gip

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Morì schiacciato dal braccio di un’autopompa che si staccò improvvisamente mentre stava iniettando cemento per la realizzazione di un muretto in contrada Costalarga, frazione di Fraginesi, territorio di Castellammare. Il fratello rimase gravemente ferito ed è rimasto invalido. L’incidente, si verificò nell’agosto di due anni fa. Vittime due fratelli romeni  che risiedevano ad Alcamo: Francis Paulet, allora di 36 anni, che abitava, con la moglie e due figli in tenera da 14 anni, nella via Porta Palermo. L’ uomo morì sul colpo. Il fratello Daniel, 33 anni, porterà per sempre sul suo corpo i segni dell’incidente. Per tre indagati il reato ipotizzato è omicidio colposo in cooperazione. Il gip del tribunale di Trapani, Samuele Corso ha fissato per il prossimo 28 gennaio l’udienza preliminare per l’eventuale rinvio a giudizio, per una tragedia che sconvolse la numerosa comunità romena di Alcamo e la parrocchia di San Francesco d’Assisi. A due imprenditori e ad un autista è stato notificato l’avviso di comparizione. Indagati sono Gaetano Palmeri, 71 anni, insegnante in pensione, titolare della ditta “Rubino” con sede a Castellammare, assistito dall’avvocato Maurizio Lo Presti. Gli alcamesi Giovanni Renda, 40 anni, titolare dell’impresa Calcestruzzi Bonifato, difeso dall’avvocato Francesco Galati e Pietro Agnello, 49 anni, dipendente della stessa ditta che manovrava la betoniera che provocò il grave incidente. E’ difeso dall’avvocato Vincenzo Catanzaro.Quattro posizioni sono state stralciate dal pubblico ministero per loro è stata chiesta l’archiviazione. Si tratta dei due proprietari dell’immobile dove erano in corso i lavori e dei due titolari della ditta che si occupa della costruzione e manutenzione degli automezzi da loro venduti. Il perito nominato dal Pm avrebbe scoperto alcune piccole lesioni nel secondo braccio lungo 25 metri.  I familiari hanno deciso di costituirsi parte civile. Cristine Ltcanu, moglie di  Francis Paulet, l’operaio morto è assista dall’avvocato Niclo Solina. Daniel Paulet, rimasto invalido, è difeso dall’avvocato Claudio Messina. La madre e i famigliari dei due fratelli, dagli avvocati Damiano Ciacio e  Sergio Cangelosi.