Torna ancora a bruciare Castellammare del Golfo. Nonostante i due recenti devastanti incendi all’alba di oggi un nuovo rogo di vaste dimensioni ha interessato Bocca della Carruba, altra zona periferica ricca di bosco, vegetazione e macchia mediterranea. Tre le squadre che sono intervenute dei vigili del fuoco provenienti non solo da Alcamo ma anche dai distaccamenti di Trapani e Sciacca per riuscire a domare il rogo. Altissimo il fronte del fuoco con pompieri e forestale che a partire dalle 5 di questa mattina si sono messi al lavoro: intorno alle 10 il fuoco è stato domato e circoscritto. In questo caso nessun danno a cose o persone e non è stata necessaria nemmeno alcuna evacuazione. A Castellammare proprio ieri è stato spento un altro vastissimo incendio, partito dalle 23 del giorno prima, e in questo caso ci sono stati anche danni con alcune case danneggiate e all’incirca un centinaio di famiglie evacuate in zona Fraginesi. Un bilancio davvero pesante: tra le contrade Pilato e Costa larga danni ancora in quantificazione ma superiori certamente al migliaio di ettari con il fuoco che ha bruciato chilometri di vegetazione e arrivato a lambire tante villette della zona densamente abitata soprattutto in questo periodo estivo. Abitazioni risultano danneggiate, alcune parzialmente con danni solo a tetto o facciata mentre altre sono state gravemente aggredite dalle fiamme, alcune anche all’interno come nel caso del magazzino di proprietà di un francesce. In azione ci sono stati due canadair per circoscrivere il vastissimo incendio che è stato domato nel tardo pomeriggio di ieri. Il sindaco Nicolò Coppola, presente alle operazioni di spegnimento e messa in sicurezza per tutta la notte, appena 10 giorni fa, lo scorso 2 luglio, aveva già lanciato l’allarme alluvioni per il rischio idrogeologico oggi praticamente quintuplicato dopo il gravissimo incendio che ha lasciato un paesaggio spettrale sulla montagna ormai priva di alberi e vegetazione di qualsiasi tipo. Il sindaco sta valutando di avanzare alla Regione la richiesta di stato di calamità. Poi sempre ieri un altro focolaio ha sviluppato un incendio ancor più preoccupante in zona Grotticelli mettendo a rischio la riserva naturale orientata dello Zingaro. Il primo cittadino, responsabile per la protezione civile, ha richiesto nuovamente l’invio di canadair che però non sono mai giunti perchè impegnati in altri incendi. Ad Alcamo, in via preventiva per l’allerta meteo dovuta alle alte temperature, la protezione civile ha attivato controlli di ronda con le associazioni di volontariato per effettuare i monitoraggi sul monte Bonifato e ad Alcamo Marina in contrada Macchie di Calatubo. “L’attività di monitoraggio – afferma l’assessore alla Protezione civile, Fabio Butera – continuerà finché le condizioni meteo saranno tali”. Anche la Polizia municipale ha attivato le proprie pattuglie per effettuare i controlli. Rientrato l’allarme invece al villaggio Calampiso, a San Vito Lo Capo, che nel pomeriggio sempre di ieri è stato evacuato via mare a causa di un incendio. Numerose le barche anche di privati che hanno recuperato le circa 700 persone che in quel momento si trovavano al villaggio turistico. Questa notte gli sfollati sono stati ospitati in una struttura scolastica messa a disposizione dal Comune. Vengono assistiti dal personale dello stesso villaggio turistico per ogni loro esigenza: tra loro non ci sono stati feriti.