Alcamo-Dirigenti Comune sotto torchio: triplicati obiettivi da raggiungere

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Arrivano tempi duri per i dirigenti del Comune di Alcamo. La pacchia è finita per gli alti burocrati abituati nel tempo, come più volte è emerso, ad obiettivi fin troppo semplici da raggiungere, al limite dell’ordinaria amministrazione, che però fruttava lauti compensi a fine anno per indennità accessorie rispetto allo stipendio base che raggiungono anche all’incirca i mille euro al mese lordi, quindi oltre 10 mila euro in un anno. L’amministrazione comunale ha infatti appena approvato il Peg, il piano esecutivo di gestione che è lo strumento di programmazione che permette la spesa attraverso il bilancio approvato lo scorso 17 aprile, con cui si stabiliscono anche gli obiettivi del municipio. I tempi duri per i dirigenti delle varie direzioni sono evidenti già in premessa: rispetto ad esempio allo scorso anno gli obiettivi sono anzitutto più che triplicati. Nel 2016 erano appena 60, adesso sono addirittura 216. A ciascun dirigente sono stati assegnati obiettivi di ‘ente’ e obiettivi di ‘direzione’: nel primo caso sono racchiusi gli obiettivi che permetteranno il miglioramento della macchina burocratica e dei servizi da erogare alla città, nel secondo caso invece sono obiettivi da cui l’amministrazione comunale di aspetta una migliore efficienza di ogni singolo comparto che compone la macchina burocratica stessa. “Un’altra differenza sostanziale con il passato – afferma l’assessore al personale del Comune, Fabio Butera (nella foto) -, oltre alla mera differenza quantitativa, è anche di tipo qualitativo. Per la prima volta gli obiettivi che gli uffici sono chiamati a perseguire sono quelli che la politica ha programmato e che, quindi i cittadini si aspettano dall’amministrazione”. Nello specifico il governo cittadino ha suddiviso questi obiettivi da raggiungere in 5 macrovoci: città più funzionale, equa e trasparente (3 obiettivi strategici e 55 obiettivi operativi); città più produttiva e ricca (3 strategici e 36 operativi); città più verde e pulita (6 strategici e 70 operativi); città più solidale e inclusiva (2 strategici e 19 operativi); città più culturale e vivibile (3 strategici e 36 operativi). Tra gli obiettivi ce ne sono 10 che riguardano l’acqua: se raggiunti si prevede l’aumento della portata di acqua potabile, la riduzione delle perdite d’acqua, la carta dei servizi e regolamento, il monitoraggio georeferenziato delle rotture della rete, efficientamento delle fonti di approvvigionamento. “Abbiamo cercato, ma questo è solo il primo passo, – aggiunge il sindaco Domenico Surdi – di portare i cittadini, le loro idee, le loro esigenze, all’interno delle istituzioni. Nel 2017 il Comune pagherà la performance solo a fronte di obiettivi concreti e risultati visibili”.