Saltato il consiglio comunale di ieri sera a Castellammare del Golfo, per l’approvazione delle tariffe della tassa sui rifiuti, per l’assenza dei revisori dei conti. Una questione che è stata sollevata ad inizio seduta dal consigliere di opposizione Giuseppe Fausto: “Se ci sono emendamenti da presentare – ha evidenziato il consigliere – l’assenza dei revisori non ci permette di poter verificare la congruità tecnica delle proposte avanzate dall’aula. Quindi la seduta non può proseguire”. Sono stati chiesti i dati all’assessore e vicesindaco Salvo Bologna il quale andrà a snocciolarli nello specifico nella seduta convocata per domani alle ore 10. In buona sostanza comunque ci sarà appena qualche euro di risparmio per i cittadini, per alcune tipologie di attività commerciali invece importanti ritocchi all’ingiù. Almeno questa è la proposta approvata dalla giunta guidata dal sindaco Nicola Coppola. Per le utenze domestiche il taglio medio oscilla attorno al 2-3 per cento, a seconda del numero dei componenti: ma si traduce ad esempio per la tariffa fissa a risparmi di 10 centesimi a metro quadrato e nella parte variabile a non più qualche manciata di euro. Storia diversa invece per le utenze non domestiche che in alcuni casi arrivano a vedersi tagliare anche un euro metro quadro. E’ il caso ad esempio delle mense, hamburgherie, birrerie, ristoranti, trattorie, pizzerie, pub, bar, pasticcerie, ortofrutta, pescherie, fiorai e pizza al taglio le cui tariffe calano per l’appunto da un euro a 80 centesimi. Diminuzione importanti anche per altre attività come ipermercati, supermercati, panifici, macellerie, salumerie, pastifici, negozi di abbigliamento, calzature, librerie, cartolerie e stabilimenti balneari a cui invece il taglio ha pesato per 50 centesimi sempre per metro quadro. Per tutte le altre tipologie ci sono sempre diminuzioni in tutti i casi ma sicuramente più contenute e mediamente sono dai 10 ai 30 centesimi massimo al metro quadrato.