Castellammare del Golfo-Sviluppo eco-sostenibile, il Comune punta a nuovo turismo

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Castellammare del Golfo e le sue incontaminate bellezze naturalistiche si candidano a diventare aree a sviluppo sostenibile. Un progetto che vedrà coinvolto direttamente l’Unesco attraverso il progetto “Mab”, Man and Biosphere, che mira a ridurre la perdita di biodiversità attraverso programmi di ricerca e capacity-building. La giunta guidata dal sindaco Nicola Coppola ha approvato una delibera con la quale entra a far parte ufficialmente del consorzio di Comuni ed associazioni che presenteranno la loro candidatura a “Riserva della Biosfera”. A farne parte le Riserve Naturali Orientate dello Zingaro e di Monte Cofano e la Regione Siciliana in qualità di Ente gestore delle due aree, il Comune di San Vito Lo Capo quale soggetto capofila e l’associazione Acquerùci onlus che sta portando avanti l’iniziativa facendo da collante e promotore. In concreto il programma ha come finalità la conservazione dell’ambiente e della biodiversità ed è teso inoltre a stimolare e supportare l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali a beneficio e vantaggio delle comunità locali. Saranno creati sistemi territoriali denominati “Riserve della Biosfera”, ovvero aree di ecosistemi terrestri, costieri e marini in cui, attraverso un’appropriata gestione del territorio, si associa la conservazione dell’ecosistema e la sua biodiversità con l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali a beneficio delle comunità locali. Queste Riserve armonizzano la conservazione dello sviluppo biologico e della diversità culturale, economica e sociale, attraverso la collaborazione e la coesistenza tra le persone e la natura e possono trovare valorizzazione un’ampia varietà di attività agricole, artigianali, commerciali, della pesca, del turismo e di altro genere in cui le comunità locali, gli enti di gestione, il mondo della ricerca, le associazioni di categoria ed altri portatori di interesse, lavorano insieme per la gestione e lo sviluppo sostenibile delle risorse dell’intera area. Se Castellammare riuscirà ad ottenere questo riconoscimento, che è a livello nazionale e con chiara valenza internazionale, si disporrà di uno strumento utile non solo per la salvaguardia dell’ambiente ma anche per lo sviluppo delle attività economiche e sociali del territorio. “L’amministrazione – sottolineano sindaco e assessori di Castellammare – ritiene che il riconoscimento di Riserva della Biosfera potrebbe attivare anche proficue opportunità di sviluppo economico poiché potrebbe essere incrementato e diversificato l’interesse turistico nazionale ed internazionale per questo territorio”. Quindi anche una nuova forma di turismo. Il programma venne avviato dall’Unesco negli anni ’70 allo scopo di migliorare il rapporto tra uomo e ambiente e ridurre la perdita di biodiversità attraverso programmi di ricerca e capacity-building.