Castellammare del Golfo, rischio incendi: scatta ordinanza del sindaco, obblighi per i privati

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Con l’avvicinarsi della stagione estiva, e quindi delle altissime temperature e dell’inevitabile fenomeno dell’emergenza incendi, a Castellammare del Golfo il sindaco Nicola Coppola ha emanato un’ordinanza per la prevenzione dei roghi. Entro il prossimo 30 giugno i proprietari di terreni coltivati ed aree incolte devono provvedere al decespugliamento ed alla rimozione di erbe secche, arbusti ed eventuali rifiuti e sono tenuti a ricavarvi viali o fasce parafuoco.

Inoltre in prossimità di “boschi, terreni incolti e nei terreni agricoli, è vietato accendere fuochi di qualsiasi genere, bruciare stoppie e materiale erbaceo vario, usare fuochi d’artificio senza autorizzazioni ed accendere falò”. Quindi “gettare mozziconi di sigarette dai veicoli in movimento; sostare con le auto con marmitta catalitica su aree coperte da erba…”. Dettagliati divieti nella lunga ordinanza che ha lo scopo di arginare il fenomeno degli incendi boschivi che annualmente feriscono gravemente il patrimonio cittadino con pesanti conseguenze di natura idrogeologica.

Chi non ripulisce i terreni incolti sarà prima raggiunto da diffida a provvedere con l’obbligo di comunicarne per iscritto, allegandone foto, l’avvenuta esecuzione, pena la sanzione prevista. Nel dettaglio nell’ordinanza contingibile e urgente il primo cittadino impone ai proprietari di terreni privati “la pulitura mediante taglio e sfalcio di erbacce nelle aree a verde, nei terreni e nei giardini di privati, posti all’interno del perimetro urbano, e confinanti con ambiti urbani, spazi pubblici e reti viarie ovvero con ulteriori aree di privati”.

Inoltre a tutti i proprietari di terreni confinanti con strade comunali, provinciali e statali all’interno del territorio castellammarese si ordina di provvedere alla pulitura delle porzioni di scarpate, non di competenza dei rispettivi enti gestori. Il primo cittadino fa riferimento al nuovo codice di protezione civile, approvato con decreto del 2 gennaio scorso, che amplia le competenze dei Comuni, estendendole a quelle attività di previsione e prevenzione precedenti.

I compiti adesso affidati ai Comuni sono di attuazione delle attività di previsione e degli interventi di prevenzione dei rischi, adozione di tutti i provvedimenti necessari ad assicurare i primi soccorsi in caso di eventi calamitosi, predisposizione dei piani comunali e intercomunali di emergenza e cura della loro attuazione, attivazione dei primi soccorsi alla popolazione e degli interventi urgenti necessari a fronteggiare l’emergenza e di vigilanza sull’attuazione, da parte delle strutture locali di protezione civile, dei servizi urgenti.

“Negli anni scorsi, specialmente nella stagione estiva dell’anno 2017, – denuncia Coppola – si sono verificati numerosi incendi, percorrendo diverse estensioni di terreno provocando incendi danni, all’ecosistema, alla biodiversità, alla fauna, con notevole rischi alla dotazione edilizia e alle persone”.