Castellammare del Golfo-Revisione Prg, Comune accelera: costituito l’ufficio Piano

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Si rimette in moto l’iter per arrivare al nuovo piano regolatore generale di Castellammare del Golfo. La giunta guidata dal sindaco Nicola Coppola ha deliberato l’istituzione dell’Ufficio di piano, organismo che avrà il compito di portare a compimento la revisione dello strumento urbanistico i cui vincoli oramai da anni sono scaduti. L’ufficio, secondo quanto stabilito dall’amministrazione comunale, è istituti da dipendenti comunali facenti parte del IV Settore Urbanistica e Gestione del Territorio. Ad essere messo in piedi un nucleo tecnico-amministrativo di progettazione ed il responsabile è stato individuato nella persona dell’ingegnere Angelo Giuseppe Mistretta. A lui il compito delicato di coordinamento dell’attività di progettazione con l’attività di consulenza dei professioni esterni che saranno incaricati di redigere le ricerche di settore e gli studi specialistici comunque connessi all’espletamento degli incarichi stessi quali ad esempio lo studio agricolo-forestale, lo studio geologico, lo studio a supporto della valutazione d’incidenza, la consulenza specialistica in materia urbanistica, ed ancora Vas, urbanistica commerciale, zonizzazione acustica ed altro ancora. All’ufficio di Piano poi anche i compiti di raccordo con gli altri uffici e settori dell’amministrazione comunale nell’ambito dell’attività interdisciplinare ed intersettoriale connessa alla natura degli incarichi conferiti e il coordinamento di tutte le attività finalizzate alla costruzione del quadro conoscitivo di base e della relazione per l’avvio delle procedure. Il nuovo Prg castellammarese dovrà comunque tenere conto delle prescrizioni che già diversi anni fa diede l’assessorato regionale Territorio e Ambiente. Tutte indicazioni che essenzialmente puntano ad evitare una colata di cemento indiscriminata su Castellammare con il rischio di intaccare pericolosamente l’ecosistema. Anzitutto è stato imposto il vincolo delle distanze: entro i 200 metri dei perimetri delle Sic e delle Zps, i siti di interesse comunitario e la zona di protezione speciale, dovranno essere attuate delle azione di mitigazione, quindi tutte quelle opere pubbliche necessarie per garantire la protezione di queste aree sensibili. Le aree sensibili sono il complesso Monte Bosco e Scorace, il complesso dei monti di Castellammare del Golfo, Capo San Vito, Monte Monaco, Zingaro, faraglioni di Scopello, Monte Sparacio e Monte Cofano. Nelle aree industriali e artigianali, individuate per insediamenti produttivi, l’assessorato regionale dà l’ok alla realizzazione di immobili a basso impatto ambientale e comunque ecocompatibili. Viene dato anche il benestare per realizzare nuovi impianti di erogazione carburante ma il Comune dovrà trovare una nuova regolamentazione che permetta la costruzione di strutture non inquinanti. Soprattutto alla Riserva naturale orientata dello Zingaro dovrà essere prevista l’installazione di una pavimentazione permeabile e la piantumazione di specie vegetali autoctone. Viene regolamentata anche l’attività edilizia ma anche in questo caso con delle ben precise riserve: nuove edificazioni, ristrutturazioni, ricostruzioni e demolizioni dovranno avvenire nel rispetto delle tipologie di edifici locali utilizzando materiali e tecniche costruttive tradizionali.