Castellammare del Golfo-Rete idrica senza gestore, Comune costretto a sostituirsi ancora all’Eas

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Finiti i soldi per la manutenzione della rete idrica e degli impianti a Castellammare del Golfo. Il Comune ancora una volta costretto ad intervenire in sostituzione del gestore squattrinato, l’Eas, l’ente acquedotti siciliano controllato dalla Regione. Per evitare interruzioni al servizio e conseguenze strutturali e igienico-sanitarie l’amministrazione comunale ancora una volta ha deciso di affidare, in regime di prosecuzione alla precedente ditta che aveva avuto assegnato l’appalto, la manutenzione delle reti alla Navarra Costruzioni snc di Castellammare del Golfo. La spesa presunta stimata dagli uffici è di 10 mila euro al mese: in quest’ottica il Comune ha dunque stabilito di procedere alla prosecuzione dell’appalto per i prossimi 4 mesi, stanziando dunque 39 mila euro, nelle more di predisporre il bando di gara per l’affidamento dell’appalto. Una situazione gestionale sul filo sempre dell’emergenza, quella relativa al servizio idrico, che a Castellammare si trascina da tempo perchè l’Eas è ridotto ad un vero carrozzone. Senza soldi, mezzi e personale in pratica non è in grado di intervenire in casi di emergenza come questi, che in realtà a Castellammare sono diventati l’ordinarietà. Un paese che di fatto resta intrappolato da un vero e proprio paradosso in salsa tipica siciliana. Da tempo oramai il sindaco Nicola Coppola procede a colpi di interventi di somma urgenza in sostituzione proprio dell’Eas per evitare che molti quartieri del paese rimangano a lungo a secco. In passato è addirittura accaduto che proprio a causa dei mancati interventi dell’Eas in guasti e rotture alla rete tanti cittadini sono rimasti per qualche giorno senz’acqua. Ecco perchè il sindaco è stato costretto, con propria ordinanza, ad affidare gli interventi di riparazione delle condotte ad una ditta esterna. In realtà si tratta di una sorta rinnovo dell’estrenalizzazione del servizio, dal momento che il Comune lo ha già fatto in passato per gli stessi motivi. Oramai è dal 2011 che l’Eas comunica al Comune di Castellammare la propria impossibilità ad intervenire. Più volte si è ripresentato a Castellammare il problema della carenza d’acqua. La questione ruota essenzialmente, secondo il sindaco, proprio attorno all’Eas, la società a partecipazione pubblica della Regione. Secondo quanto ha più volte evidenziato il primo cittadino il provvedimento di attivare convenzioni con i privati per l’utilizzo di pozzi nasce con l’intento di sostituire l’Eas “tutte le volte che si presentano delle criticità non risolvibili dallo stesso ente, compresa la fornitura del cloro”. Un vero paradosso che si consuma nel quadro di una situazione a dir poco surreale: infatti l’Eas provvede anche ad inviare ai cittadini, nonostante la sua inoperosità, la richiesta di pagamento delle eccedenze idriche degli anni passati. Il tutto, ovviamente, con le proteste degli utenti che parlano di servizio di distribuzione idrica spesso interrotto e disfunzioni ai contatori che non rilevano correttamente il consumo dell’acqua.