Castellammare del Golfo, estorsione per acquistare una villetta ad un’asta: due arresti

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Minacciati di morte, letteralmente perseguitati per impedirgli di acquistare una villetta a Castellammare del Golfo. Fine di un incubo per una donna ed il figlio: i loro aguzzini sono stati arrestati dai carabinieri. Si tratta di padre e figlio originari di Balestrate ma da tempo residenti a Castellammare del Golfo: Giuseppe e Costantino Pace, rispettivamente di 67 e 42 anni, sono finiti dietro le sbarre con l’accusa di estorsione e turbata libertà degli incanti. I due avevano deciso di prendere di mira la donna ed il figlio che ad un’asta giudiziaria si erano presentati per acquistare una villetta in zona Fraginesi, a Castellammare del Golfo. Quella villetta però era di proprietà dei Pace ed era finita all’asta per lor vicissitudini personali. Per questo padre e figlio avevano intenzione di tornare in possesso di quella casa a tutti i costi, nel vero senso della parola, al punto da addirittura progettare un attentato nei confronti delle vittime. La loro colpa era stata quella di presentarsi all’asta giudiziaria e di presentare un’offerta, aggiudicandosi quell’immobile esattamente il 12 maggio scorso. Da quel momento per la donna ed il figlio sono cominciate delle vere e proprie pene dell’inferno. I due venivano avvicinati più volte dall’ex proprietario, per l’appunto Giuseppe Pace e dal figlio con il chiaro intento di intimorirli a tal punto da farli desistere dall’acquisto. Dopo varie minacce verbali sono passati alle vie di fatto, facendo giungere in casa della donna 8 cartucce per fucile da caccia. A quel punto le vittime decidono di rivolgersi ai carabinieri raccontando tutto. Sono iniziate le indagini con intercettazioni e pedinamenti dei due Pace, mentre diversi militari giorno e notte hanno cominciato a sorvegliare la casa dove abitavano la donna e il figlio. Gli arresti hanno subito un’accelerazione per sventare quello che poteva essere un gravissimo attentato che era stato progettato nei confronti del figlio della donna. Dalle intercettazioni è emerso che Costantino Pace, sempre in accordo con il padre, avrebbe avuto un ruolo di primissimo piano nell’organizzazione degli episodi di minaccia e addirittura stava pianificando, insieme ad altri soggetti assoldati per l’occasione, un grave attentato. L’intenzione dei malviventi era quella di alzare il tiro fino al punto di prelevare il ragazzo ed eseguire nei suoi confronti un attentato, affinché la madre rinunciasse all’offerta per l’acquisto della casa. Sulla scorta di questa serie di fatti il Giudice per le Indagini Preliminari di Trapani ha emesso la misura della custodia cautelare in carcere a carico di padre e figlio.