Castellammare del Golfo e altri 54 comuni in ‘zona gialla’. Vaccinati al di sotto del 60%

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Da domani 55 comuni della Sicilia diventano ‘zona gialla’, una colorazione che di questi tempi ha caratteristiche ben diverse da quelle di alcuni mesi fa. I provvedimenti, contenuti nell’ordinanza del presidente Musumeci firmata ieri, scatteranno da domani e riguarderanno, nel palermitano, anche Terrasini, Cinisi e Capaci nonché, nel trapanese, Castellammare del Golfo, Campobello di Mazara, Castelvetrano, Custonaci e Pantelleria.

Tutti comuni che hanno una bassa percentuale di vaccinati, inferiore al 60 per cento del totale della popolazione vaccinabile e, come se non bastasse, devono anche fare i conti con un’incidenza di contagi dal 13 al 19 agosto superiore alla media di 150 casi per 100 mila abitanti. E’ stato istituito un tavolo permanente tra Asp e sindaci per raggiungere i target di immunizzati.

Lavoro particolarmente alacre già avviato a Castellammare del Golfo, cittadina in cui vive, ironia della sorte, il responsabile provinciale della vaccinazione, Gaspare Canzoneri, ma dove i cittadini sono particolarmente restii a sottoporsi alla vaccinazione.  Intanto per tutti i 55 Comuni elencati nell’ordinanza, quindi oltre a Castellammare anche Campobello, Castelvetrano, Pantelleria, Custonaci, Cinisi, Terrasini e Capaci, da domani e fino al sei settembre compreso bisognerà usare obbligatoriamente la mascherina in tutti i luoghi al chiuso e in quelli all’aperto che hanno la presenza di persone (ad esempio, strade e piazze).

E’ inoltre previsto il divieto di assembramento nelle aree pubbliche. Infine, per i banchetti e gli eventi privati restano ferme le disposizioni vigenti, con l’obbligo per gli operatori e per i partecipanti di avere effettuato il tampone nelle 48 ore precedenti. L’obbiettivo del tavolo tecnico appena istituito nei Comuni interessati (ASP, distretto sanitario, rappresentanza dei medici di medicina generale e dei pediatri, sindaci) è quello di raggiungere rapidamente, nel territorio comunale, il target del 70 per cento di vaccinati in prima dose.

L’Asp potrà compiere tutti gli atti necessari a reperire personale amministrativo e medico necessario per attivare la vaccinazione decentrata e a domicilio e quindi monitorerà l’efficacia delle misure adottate. Alla scadenza, in caso di mancata progressione del target previsto di vaccinati, potranno essere disposte per i comuni misure di contenimento più restrittive.