Castellammare del Golfo, bufera sull’ufficio tecnico: individuato nuovo capo settore

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Il Comune di Castellammare del Golfo volta pagina dopo la parentesi attorno all’ufficio tecnico e il presunto scandalo che ha coinvolto il suo capo, l’ingegnere Simone Cusumano, sospeso dal servizio in seguito al suo arresto. L’amministrazione comunale è corsa subito ai ripari e si può dire che in tempi record ha individuato il suo nuovo capo Settore: si tratta dell’ingegnere Angelo Mistretta, 61 anni di Partanna, laureato in Ingegneria civile sezione idraulica, prescelto sulla base di un avviso pubblico. Per lui arriva un incarico che durerà 5 anni con contratto full-time, quindi a 36 ore settimanali. Mistretta è già dipendente del Comune di Castellammare: sino ad oggi ha ricoperto part-time il ruolo di responsabile del Settore IV all’Urbanistica di cui rimane sempre al vertice. Dunque per il burocrate un doppio incarico. In questo modo si va a coprire un settore nevralgico ed essenziale per la vita di un Comune. “Abbiamo avviato – spiegano il sindaco Nicola Rizzo e l’assessore Giuseppe Cruciata – un graduale processo di revisione degli uffici per migliorare la qualità dei servizi ai cittadini che parte dalla modifica dello schema del fabbisogno del personale e la successiva predisposizione di una selezione pubblica per un contratto di lavoro di dirigente tecnico a tempo determinato che avrà la durata di tutto il mandato sindacale così da consentire stabilità operativa all’ufficio. Nel frattempo c’è stato l’arresto del dirigente tecnico e quindi abbiamo cercato di accelerare quanto più possibile i tempi poiché la dirigenza del settore Lavori Pubblici è stata temporaneamente affidata al dirigente del settore Urbanistica, cioè l’ingegnere Mistretta che lavorava con contratto part time. Tempi di lavoro risicati per seguire un solo settore ed insufficienti per seguirne due e dare risposte lavorative concrete. Abbiamo previsto anche l’arrivo di un altro dirigente tecnico, in questo caso part time ed a scavalco da altro ente per dare manforte al personale dell’ufficio tecnico”. Cusumano, 63 anni, dirigente storico del Comune castellammarese è stato sospeso in seguito ai domiciliari che gli sono stati applicati dopo l’operazione della guardia di finanza “Palude” in cui sarebbe emerso il ruolo dell’alto burocrate nell’agevolare due imprenditori della città in cambio di favori di tipo economico. Cusumano, sulla base dei riscontri delle fiamme gialle, avrebbe favorito i due imprenditori attraverso l’assegnazione di appalti pubblici e l’affidamento diretto di lavori pubblici in somma urgenza, in violazione della normativa in materia. In cambio avrebbe avuto un terreno gratuitamente per consentirvi l’installazione di due campi eolici per la produzione di energia elettrica. Sulla base delle contestazioni le accuse per il dirigente sono di concorso in reato, corruzione e turbata libertà degli incanti.