Castellammare del Golfo-Al fondatore della città l’intitolazione di una piazza

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Castellammare del Golfo spegne idealmente le sue 500 candeline e rende onore al suo fondatore, il barone Giacomo Alliata. A lui è stata ribattezza una piazza nel cuore del centro storico denominata “Chianu di la terra” nell’ambito di una giornata di festeggiamenti cominciati già dalla primavera scorsa e culminati nello scorso fine settimana. Al barone Alliata e ai suoi riferimenti certi sulla fondazione del paese si è arrivati attraverso gli studi di uno storico

E’ stata grande festa in città dove sono state scoperte le targhe marmoree sulla piazza ad indicare la nuova denominazione. Un cantastorie ha raccontato i vari momenti più importanti che portarono alla fondazione della città in un palco allestito proprio in piazza. La fondazione di Castellammare del Golfo avvenne a seguito di permesso, allora definita “licentia populandi”, dato dal vicerè Giovanni de la Nuca il 10 maggio 1501 al barone Giacomo Alliata che il 22 ottobre 1516 ordinava ai mastri, indicati come “magistri fabricatores”, De Sio e De Alessio l’edificazione del paese con l’elevazione della cinta muraria. La città è nata contestualmente si può dire alla chiesa Madre: infatti è stato anche l’anniversario della chiesa perchè quel 22 ottobre di 500 anni fa si diede la disponibilità a costruire il luogo di culto.

La banda ha accompagnato i vari eventi che si sono succeduti. Altro momento clou l’esposizione dei documenti della costituzione di Castellammare del Golfo. Le copie, per la pima volta in assoluto pubblicati e resi visibili a tutti, sono state apposte nelle pareti della sala del cinquecentenario, allestita nei mesi scorsi proprio per ricordare questo evento dei 5 secoli di vita di Castellammare. Per l’esattezza ad essere visibili le copie in pergamena dei documenti relativi al permesso di fondare il paese concesso al barone Giacomo Alliata, copia della effettiva fondazione, avvenuta il 22 ottobre 1516, ed il primo documento sull’esistenza del Comune datato 1552.