Un nuovo bando per vendere le case del centro storico a un euro era stato pubblicato lo scorso mese di ottobre dal sindaco di Calatafimi/Segesta, Francesco Gruppuso. Nuovo bando per le ‘case a 1 euro’ a Calatafimi-Segesta. 45 gli immobili messi in vendita, di cui 40 acquisiti al patrimonio comunale dopo il terremoto del 1968 e altri cinque di privati. Un’iniziativa, aveva detto il sindaco calatafimese a suo tempo, che darà una ulteriore spinta economica alla città, anche sotto l’azione dei privati e delle sinergie con il pubblico”.
I risultati sono effettivamente arrivati, anche dall’estero. Quattro case sono state acquistate da ungheresi e altrettante da colombiani. Anche i calatafimesi sono riusciti ad accaparrarsi alcuni immobili. Il prezzo di vendita, le offerte partivano ovviamente da un euro, è stato in media di 1.300 euro. Fra coloro che hanno presentato istanza di adesione al bando, che scadeva il 30 novembre scorso, la M3S, grossa impresa romana, che aveva proposto l’acquisto dell’intero pacchetto ma che si è aggiudicata soltanto 30 abitazioni per un importo complessivo di 3.000 euro.
Tutte le unità sorgono nel centro storico di Calatafimi. L’azienda siglerà adesso un accordo decennale con il gruppo LEAN, quello che aveva ideato il vecchio progetto di paese albergo. Tutti gli immobili saranno rigenerati, riqualificati e ristrutturati per fare Social Housing, vale a dire la realizzazione di unità abitative, moderne, funzionali e di piccole quadrature, da destinare a persone e famiglie che hanno un basso reddito.
L’iniziativa sarà presentata il 3 marzo al palazzo comunale di Calatafimi dal sindaco Francesco Gruppuso e dai vertici di M3S. L’azienda si occupa di trovare risposte alla richiesta di soluzioni sul territorio tramite uno sforzo di ricerca-certificazione scientifica, per poi portare in loco, in modo strategico, le tecniche di risanamento conservativo del patrimonio immobiliare e la rigenerazione urbana dei borghi storici.
