‘Caro voli’ per la Sicilia. Speculazione inspiegabile, Codacons all’attacco

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Una speculazione che proprio non riesce a digerire. Perché mai le miglia aeree verso e dalla Sicilia costano molto di più di quelle verso altre destinazioni del nord Italia? Si avvicinano ferie e festività e il discorso è sempre lo stesso nonostante le battaglie finora non vinte portate avanti dal governo della Regione, in prima persona dal presidente Renato Schifani. E’ quindi riornato l’incubo caro-voli con le tariffe dei biglietti aerei per le isole che registrano già evidenti picchi in vista delle festività natalizie. A lanciare l’allarme ci ha già pensato il  Codacons, che ha realizzato una ricerca per capire quanto costi prenotare  un volo per raggiungere a Natale la Sicilia.  Per esempio per arrivare a Palermo imbarcandosi il 23 dicembre, la spesa minima è di 143 euro da Roma (sempre solo andata), 220 euro da Milano, 269 euro da Torino e addirittura 314 euro se si parte da Bologna.

“Tariffe che – sottolinea il Codacons – non tengono conto dei costi aggiuntivi, come quello per il bagaglio a mano o la scelta del posto a sedere, balzelli che incidono in modo non indifferente sul prezzo finale del biglietto”. le cose non vanno assolutamente meglio se si vola per Catania e viceversa. Ancora più assurdo rendersi conto che per raggiungere la Sicilia durante le festività, costi meno prendere un aereo per l’estero e poi rientrare su Palermo o Catania. E sulla questione l’associazione ha deciso di investire di nuovo l’Antitrust, che sul caso del caro-voli da e per la Sicilia ha già aperto una formale istruttoria proprio a seguito di un esposto del Codacons: “Presentiamo una nuova denuncia all’Autorità affinché intervenga sull’ennesimo rialzo dei voli aerei a danno di lavoratori e studenti che tornano a casa durante le feste – afferma il presidente Carlo Rienzi – Non possiamo non chiederci che fine abbiano fatto le misure del Governo introdotte col decreto asset e che erano finalizzate proprio ad evitare ciò che il Codacons ha registrato, ossia un aumento delle tariffe per i collegamenti con le isole durante un periodo di picco della domanda”.