Caro affitti, altri 144 posti letto per i ‘fuori-corso’ delle università. Intervento dell’Ersu

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“Senza casa, senza futuro”: è questo lo slogan della mobilitazione degli studenti universitari che in tutta Italia si stanno radunando nelle tende davanti agli atenei in segno di protesta contro il caro affitti. Il problema non costituisce di certo una novità per gli studenti fuori sede, da sempre costretti a sostenere, per lunghi periodi di studio, costi eccessivi per gli affitti di monolocali o più semplicemente stanze in appartamenti, dove risiedere, quasi sempre per tutto l’intero anno accademico.

La questione ha da diversi decenni investito l’intera nazione: anche a Palermo e a Trapani lo studente fuori sede, risorsa importante per l’economia locale, è sempre stato uno dei “cavalli di battaglia” nei programmi elettorali delle varie amministrazioni comunali che si sono susseguite e che non sempre hanno trovato, in concreto, soluzioni per far fronte sia all’aumento vertiginoso degli affitti che all’assenza di adeguate e specifiche strutture destinate ad ospitare gli universitari provenienti da città limitrofe o più lontane.

Al fine di arginare, quantomeno nell’immediatezza il problema, l’ERSU, l’Ente regionale per il diritto allo studio universitario che gestisce i servizi destinati agli studenti dell’università di Palermo, ha deciso di mettere a disposizione degli studenti fuori corso, altri 144 posti letto: salgono quindi a 950 i posti letto nelle università della Sicilia occidentale, Palermo, Caltanissetta e Trapani.

Con la partecipazione ai bandi del Ministero dell’Università e della Ricerca sono stati, inoltre, finanziati i progetti di ristrutturazione di due immobili da destinare ad alloggi per gli studenti universitari. L’Ersu ha inoltre chiesto all’agenzia dei beni confiscati alla mafia, l’assegnazione dell’hotel Torre Xiare di Lido Valderice per trasformarlo proprio in residenza universitaria.