Carceri, fra Trapani e Favignana mancano 94 agenti. Intervengono 8 sindacati

0
425

Grosse carenze nella pianta organica della polizia penitenziaria trapanese con enormi problemi nei due carceri, quello di San Giuliano di Trapani e l’altro di Favignana.  Nel penitenziario del capoluogo non vi sono più Sovrintendenti e, a dispetto delle 24 unità previste per il ruolo di Ispettori, ve ne sono soltanto 12. Otto sigle sindacali hanno lanciato un forte appello  al prefetto Tommaso Ricciardi, chiedendo un incontro immediato. L’autorità prefettizia rappresenta infatti il massimo responsabile provinciale in materia di sicurezza e ordine pubblico.

Per quanto riguarda la Casa Circondariale Pietro Cerulli di Trapani i sindacati segnalano che sono 69 le unità di polizia mancanti dalla pianta organica stabilita dopo l’applicazione della Legge Madia; su 231 unità in forza a San Giuliano, 77 sono impiegate nelle cariche fisse di cucina, magazzino, uffici servizi, comando, conti correnti e sopravvitto, matricola, e 46 in forza al Nucleo Traduzioni e Piantonamenti. “Ben 190 sono poi le unità ultracinquantenni, – affermano i sindacalisti – con una percentuale pari al 70% e una età anagrafica media di 52 anni. Un dato preoccupante visto che negli ultimi mesi abbiamo assistito inermi alla morte di numerosi colleghi (su tutto il territorio italiano) in servizio o appena smontati dal servizio, per problemi cardiaci”.

Dati allarmanti, secondo i sindacati Sappe, Osapp, UilPa Polizia Penitenziaria, Sinappe, Fns Cisl, Uspp, Cgil Fp, Cnpp, anche al carcere di Favignana dove su una pianta organica di 121 unità, ridotte a 81 dalla legge Madia,  ne sono realmente in servizio appena 56. Nella casa penitenziaria isolana non ci sono più le figure di ufficiali di polizia giudiziaria, né ispettori e nemmeno sovrintendenti.