Cantine del territorio alcamese chiedono interventi alla Regione

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Racchiuse in quattro punti le richieste avanzate alla Regione a sostegno delle cantine sociali. Il documento è stato sottoscritto dai presidenti delle cantine di Alcamo-Calatafimi Segesta: Fiumefreddo, San Francesco di Paola, Sant’ Antonio e Kaggera, Nel coso della riunione hanno espresso “soddisfazione per l’azione svolta dal Giunta di governo regionale nel tenere in considerazione il comparto agricolo e soprattutto il comparto vitivinicolo”. Ma è stato sottolineato “che le imprese cooperative, operanti nel settore vitivinicolo, cantine sociali, da qualche anno stanno soffrendo la grave crisi di mercato del vino a livello internazionale, a questo si aggiungono le condizioni climatiche sfavorevoli che nell’annata vendemmiale 2023 ha aggravato la situazione a causa della peronospora con un calo della produzione del 30-40per cento”.

La Regione ha fornito a tutte le strutture di trasformazione, un contributo di 8 milioni di euro per gli interessi. Tuttavia, hanno sottolineato che “tale assistenza non è stata altrettanto significativa per le strutture sociali che, attraverso sforzi considerevoli hanno mantenuto i bilanci a livelli ragionevoli, evitando di accumulare debiti su investimenti poco remunerativi”.

Nei quattro punti figura la richiesta di un contributo in conto capitale a tutte le cantine che relativamente al basso quantitativo ammassato con la vendemmia 2023 causa peronospora. Il contributo dovrebbe essere elargito alle strutture proporzionalmente all’ammasso di uve effettuato. L’attivazione della vendemmia verde. Viene chiesta l’attivazione di norme per le spese di trasporto particolarmente onerose per le aziende della Sicilia e in particolare per quelle che si trovano in provincia di Trapani.  E infine inserire sui bandi per la ristrutturazione e riconversione di vigneti fra le varietà da reimpiantare il Trebbiano Toscano e di dare un maggiore punteggio a tutte le aziende che impiantano varietà di uve bianche autoctone. Nelle tre cantine  dell’Alcamese l’ammasso è di circa 550 mila quintali con un giro d’affari di 20 milioni di euro. Va sottolineato che le cantine dell’alcamese hanno venduto quasi tutto il vino bianco. Restano pieni i silos contenete il vino rosso e non si esclude che stando così le cose dice Salvatore Orlando presidente della Fiumefreddo. “Non escludiamo di chiedere alla Regione il provvedimento per la distillazione”. Intanto c’è preoccupazione; “Se non piove ora si corre il rischio peronospora con piogge a maggio o giungo come accaduto lo scorso anno”, afferma Orlando