Canale semi-ostruito, zona di Alcamo a rischio. Manca collegamento con torrente Triolo

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Poco meno di 500 metri di condotta potrebbero evitare rischi e preoccupazioni in caso di forti piogge. Sono quelli che mancano per connettere il grande collettore che convoglia l’acqua della vasta zona fra viale Europa e via Kennedy con il torrente Triolo. Il corso d’acqua dista meno di 500 metri dal collettore e taglia il territorio comunale nella parte ovest, in zona CentoPiazze – Gammara. Senza il prolungamento di quella condotta, le acque piovane e i fanghi che fuoriescono dai tombini finiscono in un grande canale di scolo che termina a valle, nei pressi del parcheggio del discount Lidl. Lì nei pressi ci sono aziende e alcune abitazioni che, ad ogni acquazzone, temono per la loro sicurezza. Sono case costruite da decenni e in cui abitano anche persone con ridotta mobilità. In questi ultimi tempi quel canale è pieno di vegetazione ma anche di fanghi. C’è anche un serio problema di igiene perché nel canalone scorrono non soltanto le acque piovane ma anche quelle nere che non riescono a convogliare nella loro condotta. Il puzzo maleodorante ne è la conferma. Gli operai del comune avevano provato a svuotare la parte sotterranea che passa sotto la strada, quasi del tutto ostruita, ma poi si sono resi conto che quei fanghi non possono essere rimossi in quanto rifiuti speciali. Serve quindi una convenzione con una piattaforma specializzata. Il progetto del grande collettore con il torrente Triolo, dopo esser finito per anni in chissà quali meandri, è stato finalmente ripreso con un recente incarico affidato ad un tecnico comunale. Già nel 2017 il Settore Tecnico del comune di Alcamo aveva pubblicato una serie di avvisi per individuare i progettisti necessari per adeguare alla nuova normativa il progetto esecutivo già esistente per il “rifacimento e completamento della rete fognante e degli impianti depurativi”. All’epoca 39 mila euro per un geologo, un archeologo e un altro tecnico. Siamo quindi ancora in fase di progettazione, fase necessaria per cercare di potere intercettare finanziamenti europei, regionali o statali necessari a realizzare la rete di regimentazione delle acque piovane, vale a dire dei canali che raccolgano le stesse acque piovane per poi farle scaricare sul torrente Triolo. In questa maniera verrebbero eliminati i rischi per la zona in cui sorge il Lidl il cuo parcheggio, anni fa, crollò proprio a causa dell’ingrossamento di quel canale di scolo. Acqua piovana che solo in parte riesce oggi ad essere canalizzata, mentre un’altra parte finisce per convogliare con le acque nere con il rischio che, in alcuni punti, vada a saltare la rete fognaria, come già accaduto.