Calcio, l’Alcamo perde il treno della serie D

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Forse in cuore loro giocatori e tifosi avevano capito che la partita era finita già all’inizio del secondo tempo quando il bomber Gambino scaraventata il penalty sulla traversa. Lì si è avuta l’impressione più che netta che qualcosa di stregato aleggiava nell’aria e che probabilmente in quella porta avversaria, in realtà, c’era qualcosa di invisibile che impediva che la palla potesse valicare la linea. Qualcuno avrà pensato forse anche a qualche incantesimo, i più superstiziosi al malocchio. Fatto sta che quella che era parsa una domenica storta tale si è confermata anche al triplice fischio. Al Catella, nella gara più importante dell’anno, si è infranto il sogno della serie D su quello 0-0 finale che sa molto di bugiardo. Eppure le premesse sembravano esserci tutte: il pubblico delle grandi occasioni come mai si era visto quest’anno e forse da un bel po’ di anni (ben 2.500 spettatori sugli spalti), l’atteggiamento tattico remissivo degli avversari della Leonfortese arrivati praticamente con l’intenzione di costruirsi un fortino attorno all’area di rigore, e la voglia e determinazione dei padroni di casa dell’Alcamo apparsi tonici sin dalle primissime battute. Da considerare che già nel primo quarto d’ora i bianconeri costruiscono subito due ghiotte palle gol: la prima al 10° con una insidiosa punizione di Cardinale che finisce alta sopra la traversa di non molto; la seconda la si registra al quarto d’ora e capita sui piedi di Gambino, imbeccato da un gran passaggio filtrante di Campione. L’attaccante però conclude troppo debolmente e l’azione sfuma. A questo punto la Leonfortese riesce a prendere le misure e le distanze e sul piano tattico imbriglia molto la manovra dei padroni di casa. Nonostante dalle parti del portiere Barone non passi praticamente uno spiffero, alla mezzora viene costruita una monumentale palla-gol dagli uomini di mister Chico che vanno al tiro per ben due volte: una prima conclusione è di gambino, sulla quale si oppone Barone; una seconda conclusione è di Palazzolo che si avventa sulla respinta ma questa volta quando non c’è il portiere ci mette lo stinco un difensore. Il tecnico alcamese capisce che a livello tattico c’è qualcosa da rimescolare e getta nella mischia ad inizio ripresa Giovanni Licata al posto di Galluzzo. La coppia d’attacco viene così ricomposta dal duo Gambino-Di Donato. Mopssa che sembra subito dare i suoi frutti perché proprio il bomber fugge via al suo marcatore diretto Semprevivo e viene steso in area di rigore: l’arbitro non ha dubbi e decreta il penalty ma sbaglia nel non ammonire l’autore del fallo che in questo modo sarebbe stato espulso. Dal dischetto però va Gambino che opta per il tiro alto e forte che va a schiantarsi sulla traversa. Episodio che avrebbe stordito persino un toro infuriato ed invece i padroni di casa continuano a giocare ed anzi a creare ancora di più. L’estremo difensore ospite si supera deviando in angolo la bomba di Di Donato (55’), e sul susseguente corner ancora di Donato ci prova ma manda fuori di un soffio. L’unico break della Leonfortese è firmato al 13’ da un tiro senza grosse pretese di Guerrieri molto debole. Prima del triplice fischio ci sono ancora due palle-gol per l’Alcamo: Di Donato scaglia alto sopra la traversa (33’) e Gambino, a 3’ dal termine, si rende protagonista di una bella volè sulla quale ancora si oppone Barone con una parata a terra. I minuti di recupero sono al cardiopalma: prima in contropiede la Leonfortese si divora una gol, aiutata dall’incertezza del portiere di casa, ma Inveninato non riesce a deviare in gol un cross di Gurrieri a porta vuota; poi l’Alcamo ancora con Di Donato si vede respingere la conclusione dall’onnipresente portiere ospite. Una saracinesca sulla strada verso la serie D. Ora ci sarà da soffrire: al primo turno dei play-off  i bianconeri si troveranno di fronte il temibile Marsala.

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