Calatafimi, torna il presepe vivente

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Calatafimi – Segesta si prepara già all’allestimento del Presepe Vivente, che tanto successo ha riscosso l’anno scorso, tornando dopo uno stop di qualche anno, dovuto a problemi di sicurezza del Borgo Antico sotto il Castello, e dimostrando come sia possibile unire fede e tradizione nell’offerta turistica e nella promozione del territorio. Anche quest’anno l’antico quartiere, solo in parte abitato, “Li Ficareddi” tra la via Garibaldi e la via Roma, all’interno del quale si trova il “vicolo dei Macellai” e il “largo della Fontana”, facenti parte dell’itinerario dei vicoli, sarà nuovamente protagonista della II edizione di una delle manifestazione natalizie più attese della provincia di Trapani. Si conferma, per il secondo anno consecutivo, l’impegno dell’ “Associazione Calatafimi E’…” che intende rievocare le atmosfere della natività coinvolgendo più di 200 figuranti tra anziani, giovani e bambini e offrendo un’opportunità di aggregazione per la comunità. Quest’anno gli appuntamenti previsti saranno cinque. Mercoledi 26 dicembre prenderà ufficialmente il via il Presepe Vivente per poi continuare domenica 29 dicembre, venerdì 3 e domenica 5 gennaio 2014. Ultimo giorno lunedì 6 gennaio, giornata in cui i Re Magi attraverseranno l’antico quartiere per portare i proprio omaggi alla Grotta della Natività. Tra le tortuose e pittoresche vie del vecchio quartiere prenderanno vita numerose botteghe animate dai calatafimesi che vestiranno i panni dei loro antenati: sarà possibile ammirare fabbri, sarte, calzolai, pastori, ceramisti al lavoro e altro ancora; ognuno, intento a rappresentare le scene di vita quotidiana degli antichi borghi mostrando gli attrezzi di una volta e mestieri della tradizione agricola e artigianale della città. I visitatori potranno accedere al percorso dalle ore 17:00 alle ore 21.30, con la possibilità di degustare anche prodotti enogastronomici locali lungo il percorso e di rivivere momenti di grande emozione, religiosa e non , in questa piccola Betlemme nostrana, tra la fioca luce dei vicoli, come in una tipica comunità di contadini e artigiani dei secoli passati .