Salvalarte: SOS per la torre di Guidaloca

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 L’edizione 2013 di Salvalarte Sicilia, partita sabato scorso a Marsala, nella chiesa di Santa Maria della Grotta, è dedicata alla campagna “SOS HERITAGE, la bella Sicilia che sta scomparendo”. “Sono tante le segnalazioni che ci giungono – sottolinea Gianfranco Zanna, direttore regionale di Legambiente Sicilia -, e purtroppo la nostra black-list, con monumenti e siti in forte degrado, aumenta sempre di più. Con i numerosi appuntamenti di Salvalarte, – afferma Zanna – vogliamo rilanciare il progetto di raccolta dei numerosi beni monumentali e naturali più minacciati e continuare a sollecitare l’Assessorato regionale dei Beni culturali a svolgere pienamente e concretamente il suo ruolo e le sue funzioni”. A questo proposito sabato prossimo, 30 novembre, è stato organizzato un sit – in al Castello di Augusta.  Sono cinque i siti che sono stati aggiunti alla black-list. Nell’elenco che è stato stilato figurano la Chiesa di Santa Maria della Grotta di Marsala – da cui è partita la campagna – una delle più antiche chiese cristiane siciliane, la cui fondazione risale intorno al 1100, quando ancora la maggioranza della popolazione siciliana era di religione musulmana. Preziosa opera architettonica, che si sta perdendo a causa dell’incuria, preda degli agenti atmosferici e di atti di vandalismo. E ancora: il Rivellino Quintana del Castello Svevo di Augusta (SR), l’area archeologica di Thapsos a Priolo Gargallo (SR), Chiesa di San Giorgio  di San Mauro Castelverde (PA) e la Torre di Guidaloca , a Scopello. Costruita alla fine del XVI secolo come elemento di fortificazione di questo tratto di costa, presenta una caratteristica e rara base circolare, con una merlatura nella parte alta, forse realizzata durante la seconda guerra mondiale quando ha avuto un uso militare, è oggi considerata quasi un simbolo della splendida zona di Scopello. Già nel luglio scorso Gianfranco Zanna, con una lettera aperta indirizzata ai bagnanti di Scopello, lanciò l’allarme.“La Torre – sottolinea Legambiente – è di proprietà privata, ma i proprietari evidentemente non ci tengono molto e non ne hanno molta cura”. La torre che svetta sulla bella spiaggia di ciottoli bianchi, verserebbe in condizioni strutturali critiche, non essendo interessata da alcuna manutenzione da tempo e sta cominciando a perdere i primi pezzi, con il rischio di vedere cancellata una delle testimonianze più significative e particolari di tutto il paesaggio costiero trapanese e siciliano. Intanto domani, sempre nell’ambito di Salvalarte, si svolgerà domani a Trapani, un’iniziativa per il recupero e la valorizzazione dell’antico quartiere ebraico della Giudecca e del Palazzo Ciambra (o della Giudecca), splendido edificio del sec XVI, oggi di proprietà privata destinato a civile abitazione e in precario stato di conservazione sebbene sia un monumento sottoposto a tre vincoli di tutela. Docenti e studenti del Liceo artistico statale “Buonarroti”, coadiuvati da un gruppo di giovani architetti, eseguiranno i rilievi e la restituzione grafica di tutti i paramenti murari prospicienti la via Giudecca.