‘Botti’ e giochi pirotecnici illegali, finanzieri ne sequestrano quasi 3 tonnellate nel ‘palermitano’

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Nelle giornate di fine anno ma soprattutto nella notte di San Silvestro, sono tanti e talvolta gravi gli incidenti causati da giochi pirotecnici, petardi e altri botti. Imperizia nell’usarli ma quasi sempre norme di sicurezza mancanti su prodotti costruiti e venduti illegalmente. Le forze dell’ordine in questo periodo incrementano i controlli. La Guardia di Finanza del comando provinciale di Palermo ha così sequestrato, in diversi interventi operati su tutto il territorio, un milione 200.000 artifizi pirotecnici per un peso complessivo di oltre 2,7 tonnellate.

Fra le attività commerciali prese di mira dalle Fiamme Gialle anche una di Carini dove erano custoditi 700.000 articoli pirotecnici in locali sprovvisti delle necessarie certificazioni di prevenzione antincendio. Inoltre, negli stessi spazi di vendita o di stoccaggio di articoli altamente infiammabili (tovaglioli di carta, fiori artificiali, piatti e bicchieri di plastica, accendigas da cucina, accendini contenenti gas liquido, bombolette spray). I titolari dell’attività sono stati denunciati per commercio abusivo di materiale esplodente e per violazioni alla normativa antincendio e alla normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.

Altri 240 ordigni artigianali ad alto potenziale esplosivo comunemente conosciute come “cipolle”, provenienti da Napoli, sono stati rinvenuti all’interno di un deposito di spedizioni e sequestrati dai finanzieri. Per il resto del territorio della provincia di Palermo sono state sequestrate tre batterie da 100 razzi e 60 candelotti pirici, detenuti per la vendita in totale assenza delle autorizzazioni di pubblica sicurezza; 152 chilogrammi di giochi pirotecnici appena sbarcati, da Napoli, al porto di Palermo;  2.500 artifizi, per oltre un quintale di materiale esplodente; sei spedizioni di colli, in un deposito di un corriere, privi di indicazioni sull’origine, sulla destinazione e sulla natura del contenuto e contenete quasi mezza tonnellata di botti.

Controlli e indagini della Guardia di Finanza hanno anche portato alla denuncia di altre due persone per ricettazione e commercio abusivo di materiale esplodente.