Birgi, debito con Ryanair. “Alcamo non si tira indietro” dice Ferro ma si pensa a ridisegnare le quote

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Il comune di Alcamo non ha preso parte alla recente riunione svoltasi alla Camera di Commercio di Trapani convocata al fine di decidere soluzioni e tempi per ripianare definitivamente il debito contratto con Ryanair. La compagnia irlandese pone il rispetto degli accordi come “conditio sine qua non” per far ripartire una nuova intesa con Birgi ed avviare tanti nuovi collegamenti. Nel corso dell’incontro è stato deciso che tutte le altre amministrazioni comunali contribuiranno a sobbarcarsi le quote che Pantelleria e Castelvetrano non intendono versare. La vicenda dovrebbe risolversi entro il 30 aprile mentre la Camera di Commercio avvierà azione legale contro i due comuni retti da giunte pentastellate.

Alcamo ha già versato la quota che doveva per il co-marketing ma non ha partecipato all’ultima riunione perché impossibilitato e perché sta facendo alcune analisi sui flussi turistici dell’ultimo anno. “Continueremo a mantenere gli impegni verso Ryanair e verso l’aeroporto di Birgi – ha assicurato Vittorio Ferro, assessore allo sviluppo economico -. Non intendiamo tirarci indietro nei confronti degli altri sindaci del territorio. Alcune valutazioni, però, vanno fatte”. Le poche e chiare parole del vice-sindaco alcamese se da un lato danno rassicurazioni sulla partecipazione alle spese per chiudere il debito con la compagnia aerea irlandese, dall’altro aprono alcune riflessioni.

Alcamo, nell’ultimo anno, secondo i dati già in possesso del Comune, avrebbe avuto in incremento di arrivi superiore al 14% quando, nel resto del territorio, ci si fermerebbe a circa 3 per cento. I numeri ribadiscono che i flussi turistici verso Alcamo sono maggiormente indirizzati da e per l’aeroporto Falcone e Borsellino. Insomma la giunta Surdi intenderebbe confermare il sostegno a Birgi ma ipotizzerebbe anche la necessità di riscrivere la percentuale nelle quote di partecipazione. Dalla risposta che il Comune di Alcamo darà al sollecito appena inviato dalla Camera di Commercio, se ne dovrebbe sapere di più.