Balestrate: sicurezza scuole comunque finanziata

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BALESTRATE. Le scuole di Balestrate saranno comunque messe in sicurezza. Dal Comune arriva la garanzia che già da tempo era stato attuato un piano “B” se fosse saltata l’opportunità di incassare finanziamenti dalla partecipazione attraverso appositi bandi. E difatti dal ministero dell’Istruzione non arriverà il becco di un quattrino a Balestrate per mettere in sicurezza le scuole. Il Comune si è visto sfumare l’opportunità di incassare un finanziamento per il rifacimento dell’impianto elettrico della scuola elementare “Aldo Moro” e per l’asilo “Piersanti Mattarella”. Una manovra complessiva da circa 140 mila euro. Soldi che oltretutto il Comune è obbligato a trovare dal momento che l’Inail, l’istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, ha “diffidato” proprio il Comune ad effettuare i lavori. “Ora l’ente sarà costretto ad indebitarsi con l’accensione di un mutuo” sottolinea il leader del movimento Spazio Comune, che rappresenta l’opposizione in consiglio comunale. Tutto confermato dal sindaco Totò Milazzo: “Avevo già preventivato questa ipotesi di una possibile esclusione dal Comune dai beneficiari dei fondi del ministero – precisa – motivo per cui ho allestito le procedure per tempo per l’accensione del mutuo. I lavori si faranno comunque a fronte di un bando concepito malamente”. Scoppia la polemica in paese per questo finanziamento sfumato che per l’appunto ora costringe il Comune ad indebitarsi: “Questo mutuo – rilancia Rizzo – lo pagheremo noi cittadini per i prossimi 20 anni. Aumento delle tasse locali e nuovi mutui sono un mix micidiale per i bilanci familiari e del nostro Comune”. Il sindaco rispedisce le critiche al mittente: “Le modalità del bando erano da prima Repubblica, e forse nemmeno, – replica il primo cittadino – e prevedevano come unico requisito il criterio dell’ordine cronologico dell’invio delle domande a partire dal giorno di pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Da considerare che il mutuo contratto è a buone condizioni per l’ente e comporterà una piccola spesa che non inficerà la salute delle finanze. Tutte queste polemiche sono assolutamente sterili e pretestuose, l’opposizione potrebbe ogni tanto risparmiarsele”. Spazio Comune è convinta invece che il Comune aveva manovra per potere raggiungere l’obiettivo: “Si sono verificati nuovamente problemi con la tempistica per il Comune – precisa Vito Rizzo -: il precedente bando lo hanno visto in ritardo, in questo invece non siamo stati abbastanza veloci. Sarebbe bastato inviare la richiesta dalla mezzanotte fino alle 8 del primo giorno utile per poter presentare i progetti e ottenere questi finanziamenti, come risulta da graduatoria”. Anche in questo Milazzo risponde per le rime: “Gli uffici comunali aprono alle 8 del mattino, non si lavora la notte – è la risposta stizzita -. Non vedo come sarebbe stato possibile inviare la documentazione di notte. Forse altri sindaci che hanno ottenuto i fondi avevano avuto una soffiata sulla necessità di inviare addirittura la notte le istanze”.