Balestrate: rivolta ristoratori, tutti “in silenzio”

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La rivolta degli esercenti e gestori di attività ristorative del Golfo di Castellammare parte da Balestrate. Domani sera uno dei locali più rinomati del paese marinaro, il Blank-O, organizzerà una serata particolare volta alla sensibilizzazione contro l’inquinamento acustico. Un’iniziativa dal forte sapore provocatorio nei confronti delle pubbliche amministrazioni che hanno titolarità in materia proprio di inquinamento acustico e che vuole richiamare la loro attenzione rispetto al problema che oramai si è diffuso in tutto il territorio della coesistenza tra questo tipo di esercizi commerciali che diffondono la musica e le abitazioni circostanti. Problema che si acuisce specie nel centro storico e che ha avuto come epilogo la restrizione da parte dei Comuni degli orari di diffusione sonora. A Balestrate, secondo quanto stabilito con apposita ordinanza dal sindaco Totò Milazzo, si deve smettere alle 23,30, a Castellammare del Golfo non si può andare oltre l’1,30. Ma ci sono tante altre restrizioni, come un tetto massimo di decibel, che sono monitorate dall’Arpa, l’agenzia regionale protezione ambiente che ha competenza in materia. Proprio per rivendicare il loro diritto all’esercizio pubblico questo noto locale balestratese, che si trova nel cuore del centro storico in piazza Rettore Evola, per tutta la serata di domani non emetterà alcun suono. Tutti i clienti del locale saranno muniti di cuffie wi-fi per ascoltare musica, ovviamente chi lo vorrà. “L’iniziativa – spiega il titolare del Blank-O, Domenico Cottone – prende spunto dalla raffica di multe che sono state eseguite in quest’ultimo periodo dalle forze dell’ordine. Ai Comuni e a tutti gli enti competenti chiediamo di coniugare il diritto a riposarsi con quello di esercitare attività ristorativa”. In tutto il comprensorio ci sono state delle vere e proprie stangate contro la movida selvaggia: partendo da Balestrate e arrivando sino a Partinico, dove un esercizio commerciale addirittura è stato chiuso proprio per le emissioni sonore, passando per Alcamo e Castellammare del Golfo. Proprio in questi due comuni del trapanese ci sono stati i controlli più stringenti. Nella cittadina castellammarese nelle ultime settimane c’è stato un controllo a tappeto della polizia che ha portato ad una raffica di controlli: 15 le attività controllate e all’incirca 30 mila euro di sanzioni amministrative elevate. Le sanzioni più pesanti hanno riguardato la vendita di alcolici oltre le 3 della notte e le emissioni sonore moleste. Ben quattro le contravvenzioni da 6 mila euro ciascuno per altrettanti locali notturni. Altre multe, sino ad un ammontare di circa 30 mila euro per l’appunto, sono scattate per ubriachezza molesta e per la mancata installazione da parte degli esercizi pubblici di etilometri per il controllo del tasso alcolemico. La movida selvaggia resta un fenomeno molto pesante nel territorio. Basti pensare alle continue polemiche che si consumano ad esempio nella vicina Alcamo dove negli ultimi mesi è stato messo in atto da forze dell’ordine e vigili urbani un controllo a tappeto nella zona del centro storico ed il bilancio complessivo, nelle varie operazioni portate avanti, è salito a 700 persone identificate, un arresto, 14 denunce, quattro segnalazioni alla prefettura e quattro esercizi commerciali multati. Ora che si avvicina l’estate il fenomeno in centro abitato si attenuerà per spostarsi nella zona di Alcamo marina e per l’appunto anche a Castellammare del Golfo, piena zeppa di locali notturni che attirano i giovani.

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