Balestrate: porto, stop ai lavori della strada di accesso

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Avviate le procedure per la risoluzione del contratto di appalto dei lavori di realizzazione della strada di accesso al porto di Balestrate. La giunta guidata dal sindaco Totò Milazzo ha approvato una delibera che va in questo senso, dando mandato all’ufficio preposto di interrompere i rapporti con la ditta a cui erano stati dati in appalto i lavori. “Vi sono delle gravi inadempienze da parte della ditta – sottolinea il primo cittadino – così come rilevato e certificato in questi giorni dal nostro responsabile unico del procedimento che sta seguendo il cantiere”. In realtà i lavori sono fermi da tempo in quanto tra la ditta esecutrice ed il Comune si è instaurato un contenzioso legato a presunti sopravvenuti costi per la realizzazione dell’opera che il Comune non ha riconosciuto. Dalla Regione è stata approvata infatti una perizia di variante e la ditta ha intimato nel maggio dello scorso anno al Comune di pagare la somma di oltre 200 mila euro. Soldi che l’ente municipale non ha mai sborsato con tanto di nomina di legali per fare ricorso al provvedimento della perizia di variante. “Occorre procedere in tempi brevi – sottolinea i sindaco – alla risoluzione del contratto, ferma restando l’ulteriore attività giurisdizionale di difesa degli interessi dell’Ente, anche sul piano risarcitorio”. Quindi non solo il Comune non ha alcuna intenzione di pagare eventuali somme extra ma l’intenzione è quella di citare per danni la ditta che ha abbandonato il cantiere con i lavori in corso. Continua quindi l’iter molto tortuoso inerente proprio la strada di accesso ad un porto che ancora oggi non è attivo per una serie di situazioni burocratiche e tecniche altrettanto intricate. In realtà comunque da questi lavori non si sarebbe potuta completare l’opera: infatti la Regione ha negato al Comune nel maggio scorso il finanziamento di 1,2 milioni di euro per una carenza di documentazioni. La strada, che collegherà il porto alla via Madonna del ponte, sarebbe comunque rimasta incompleta nell’ultimo tratto di 300 metri. Il rischio quindi è di avere un porticciolo turistico di quasi 500 posti barca, e costato qualcosa come 50 milioni di euro, che si trasformerebbe in un’incompiuta nonostante si superi anche l’attuale empasse determinato da tutta una serie di situazioni burocratiche e giudiziarie. Per il primo aspetto infatti si è ingarbugliato tutto a causa di un bando di carattere Europeo dove ci sono stati diversi ricorsi; per il secondo aspetto invece la consegna dell’opera ha subito uno stop a seguito di un’indagine della Procura di Palermo che ha fatto emergere l’utilizzo di cemento depotenziato da parte di una ditta in odor di mafia. Ora che si parla sempre più insistentemente di uno sblocco della situazione tutto rischia di restare frenato proprio dal mancato completamento della strada di accesso al porto. In pratica il sindaco Milazzo ha ereditato questa condizione essendo in carica dal giugno del 2012. Un mese dopo il suo insediamento ha chiesto una proroga alla Regione per arrivare alla definizione della progettazione che però non è stata accolta. E’ saltata così definitivamente la richiesta di finanziamento attivata attraverso la linea del Pist-Città del Golfo.

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