BALESTRATE. Svolta per l’apertura del porto di Balestrate. Ieri, nel corso di una conferenza di servizio convocata all’assessorato regionale Territorio e ambiente, è arrivato il nulla osta per l’utilizzo dell’importante infrastruttura, seppur parziale. “Venerdì prossimo ci sarà la firma della convenzione tra la società Marina srl di Balestrate e la Regione” annuncia il sindaco Totò Milazzo. Il via libera oramai rappresenta soltanto una formalità: la società dovrà a questo punto versare alla Regione la somma degli oneri concessori, pari a circa 23 mila euro, e dopodiché potrà mettere in calce la sua firma la prossima settimana. Ciò significa che già per l’imminente stagione estiva l’area portuale sarà utilizzabile: “Con tutte le peripezie che in questi anni si sono succedute – precisa il primo cittadino- non voglio affatto sbilanciarmi. Sarà soddisfatto soltanto quando vedrò quelle firme sull’atto di concessione. Diciamo che ho un grande ottimismo perché nel corso della conferenza di servizio si è delineata la certezza che tutto è pronto per partire”. A partecipare alla conferenza di servizio, oltre che i tecnici dell’assessorato ed il primo cittadino, anche l’amministratore unico della Maria di Balestrate, Gianni Moscherini, il presidente del consiglio Gino D’Anna e il vicesindaco Totò Ferrara. Che l’epilogo di questa lunghissima ed intricatissima vicenda fosse oramai vicino si era ampiamente capito nello scorso mese di febbraio nel corso di un’audizione alla IV Commissione Ambiente e territorio in cui sono stati sentiti i vertici dirigenziali dell’assessorato proprio sullo stato dell’arte in merito alla riapertura dell’infrastruttura. Anche in conferenza di servizio è stato comunque precisato che la fruizione del porto sarà solo parziale: saranno aperti soltanto tre pontili, per un totale di circa 300 posti barca sui 500 disponibili, il resto rimarrà ancora chiuso. Resterà interdetta l’area oggetto di un’indagine della Procura di Palermo in cui venne scoperto l’utilizzo di cemento depotenziato da una ditta in odor di mafia. Si tratta del prolungamento del molo di proflutto che non si darà in concessione sino a quando non sarà concluso l’iter delle indagini. A rimanere chiusa anche un’altra parte della struttura che è stata letteralmente vandalizzata. “Successivamente alla riapertura estiva – precisa il sindaco – si parlerà dei lavori da porre in essere per aprire anche gli altri pontili. C’è già una perizia in tal senso approvata dall’ispettorato tecnico regionale che ammonterebbe a circa 700 mila euro”. L’infrastruttura, costata 30 milioni di euro, è completata dal 2009 ma è rimasta congelata prima per i ricorsi al Tar del Comune per l’affidamento della gestione dell’area, poi per l’indagine della Procura ed infine per i problemi legati all’insabbiamento ed anche ai tanti atti vandalici di cui ancora oggi il porto rimane sfregiato.
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