BALESTRATE. Sei immobili abusivi diventano definitivamente di proprietà del Comune. così ha deciso il consiglio comunale che ieri si è espresso sull’acquisizione al patrimonio dell’ente municipale di queste strutture. E’ stato così evitato che gli immobili potessero essere demoliti, così come imporrebbe la normativa in materia con relativo ripristino dei luoghi e spese a carico di chi ha commesso l’abuso. Il civico consesso, quasi all’unanimità, si è espresso considerando i sei immobili di “prevalente interesse pubblico”, dichiarando contestualmente l’insussistenza di contrasto con “interessi urbanistici ambientali”. Le abitazioni abusive in questione risultano essere di proprietà di 22 balestratesi. Ora toccherà all’amministrazione comunale disporre eventuali recuperi di queste strutture, magari riconvertendole per utilizzo a scopi sociali o magari anche per adibirli ad uffici municipali. Situazione che ora dovranno essere valutata singolarmente, quindi il governo cittadino dovrebbe presentare dei progetti e successivamente tentare di agganciare qualche finanziamento, dal momento che le casse sono all’asciutto e non ci sono grandi margini di manovra per potere investire in questo ambito. Sempre in consiglio comunale si è poi verificata la preannunciata rottura tra la maggioranza a sostegno del sindaco Totò Milazzo ed il consigliere Rosario Vitale. Quest’ultimo si è tirato fuori dal gruppo “Progetto Balestrate”, si è dichiarato indipendente in consiglio, quindi non si è nemmeno schierato all’opposizione, e appartenente al partito di Forza Italia. Un divorzio che era nell’aria e che d’altronde aveva preannunciato nei giorni scorsi lo stesso Vitale, il quale recentemente è stato licenziato dal sindaco dal ruolo di assessore che ha ricoperto per appena 6 mesi. A causa questo provvedimento gli screzi tra i due. Vitale fu ripreso per avere costantemente informato sui vari atti di microcriminalità che si sono verificati a Balestrate negli ultimi mesi. Il primo cittadino lanciò un aut aut al suo assessore, invitandolo a non rilasciare più dichiarazioni riguardo a problemi di carattere di ordine pubblico che attenevano alle sue dirette competenze. I botta e risposta tra i due continuarono e Milazzo ha deciso di interrompere il rapporto sostenendo che era venuta meno la fiducia: “Da oggi la mia posizione in consiglio sarà quella di votare atto per atto secondo coscienza” evidenzia Vitale che è stato sostituito in giunta nei giorni scorsi da Giuseppe Ricupati, anche lui consigliere in carica.