Balestrate: Comune, Conto consuntivo “lacrime e sangue”

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BALESTRATE. Meno male che a salvare i conti del Comune ci pensano le tasse. Tanti i capitoli che hanno fatto segnare una differenza negativa rispetto alla previsione iniziale, tutto compensato però  proprio dalle maggiori entrate tributarie. Questo quanto si evince dal Conto consuntivo 2013 che è stato appena approvato dalla giunta guidata dal sindaco Totò Milazzo e che è pronto per approdare in consiglio comunale per la presa d’atto. Si evince un quadro abbastanza chiaro: l’amministrazione comunale ha dato vita ad una manovra finanziaria “lacrime e sangue” pur di contenere le spese per evitare lo sforamento del patto di stabilità e l’obiettivo è stato raggiunto. Le entrate tributarie hanno sicuramente salvato buona parte della manovra finanziaria: le previsioni di incasso erano infatti di quasi 3 milioni e mezzo e invece alla fine gli introiti hanno sfiorato i 3 milioni e 800 mila euro. Le entrate tributarie si sono incrementate, rispetto agli anni precedenti, sia per il maggior gettito Imu, sia per maggior riscosso della Tares rispetto alla Tarsu dovuta alla copertura dei costi del servizio. Un salvagente di non poco conto se si considera che proprio sulle entrate il Comune ha incassato meno in molti capitoli. C’è stata infatti una riduzione di 200 mila euro di trasferimenti della Regione e Stato; un calo di quasi 60 mila euro per prestazioni di servizi; la crisi si è poi manifestata anche con minori incassi derivanti dagli oneri di urbanizzazione (quasi 80 mila euro). “La spesa globalmente impegnata in conto competenza 2013 è pari a 8.892.876,41 euro – scrive nella relazione la giunta – tenuto conto della disponibilità delle entrate validamente accertate, pari a 9.291.327,77 euro nel loro insieme sono risultati inferiori a quelle accertate ed impegnate per l’esercizio precedente”. Ancora una volta poi le finanze del Comune evidenziano di soffrire molti dei costi fissi, le cosiddette spese correnti legate al pagamento degli stipendi del personale e del funzionamento degli uffici. Solo di stipendi il Comune corrisponde ogni anno 2 milioni di euro, pari al 37 per cento dell’intera manovra relativa alle spese correnti. Da considerare che per le finanze locali balestratesi non è un momento felicissimo. Il Comune infatti ha avuto in questi giorni la notizia che non riceverà il becco di un quattrino dall’ultima tranche di trasferimenti della Regione. L’amministrazione comunale ora dovrà correre ai ripari utilizzando parte dell’avanzo di amministrazione per coprire il buco finanziario. Il Comune marinaro è fra i 41 centri isolani costretti a non incassare nulla per “gravi inadempienze”. Si tratta di fondi che nel 2012 la Regione concesse ai Comuni siciliani che servivano a pagare almeno una parte dei debiti maturati dagli Ato rifiuti  verso le imprese di raccolta e smaltimento, in particolare verso le discariche. Adesso l’amministrazione di Palazzo d’Orleans chiede indietro quanto prestato nei prossimi 3 anni: una mazzata che impone già quest’anno trattenute record per il Comune di Balestrate a cui è stato sancito un taglio di 84 mila euro.

 

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