Bagnanti fuggiti via mare a Scopello per incendio. Raggiunte case ad Alcamo e Trappeto (VIDEO)

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Oramai è una costante. Non appena arrivano scirocco e late temperature, in Sicilia comincia l’inferno di fuoco. Tutto è così automatico e ben congeniato che pare sia orchestrato da una vera e propria organizzazione criminale piuttosto che da singoli e scellerati piromani. Poi ci si mettono pure, e non è una cosa di poco conto, i asti terreni incolti o non ripuliti dalle sterpaglie, anche i cigli delle strade, dai privati cittadini e dagli enti preposti. E così, puntuali, scattano i roghi che devastano la natura, arrecano panico ai residenti, mettono in fuga i turisti. Dicevamo di attacchi ben congegnati.

Le fiamme partono sempre in zone di vegetazione secca e sempre in favore di vento. Ieri nel pomeriggio fiamme in contrada Costa, alla periferia ovest di Alcamo, fra la statale 119, via Kennedy e via Goldoni. Danneggiati anche una ditta di edilizia e alcune stalle. Fortissimo ansia per un grosso deposito di carburanti che è stato circondato dalle fiamme. Impegno massiccio di vigili del fuoco e forestali, anche per scongiurare che il fuoco avvolgesse le abitazioni, e quasi cronometricamente partono le fiamme in più zone di Scopello, da Grottocelli a Visicari, da piano Vignazzi ai Faraglioni.  Roghi anche a Marsala, Misiliscemi, Paceco, San Vito Lo Capo e Birgi.

E’ stato necessario chiudere l’aeroporto ‘Vincenzo Florio, perché le fiamme erano entrate nella zona aeroportuale. I voli, dirottati quindi a Palermo, sono ritornati regolari dopo le 19. Alla Tonnara di Scopello, invece, i bagnanti sono stati evacuati via mare dalla Guardia Costiera. Il fuoco, infatti, non consentiva altre vie di fuga. Tonnara completamente avvolta dalle fiamme e tutti i bagnanti e visitatori si sono rifugiati in mare per difendersi dal fuoco. Fumo e cenere, però, hanno creato problemi e quindi è scattato l’intervento della capitaneria di porto che con due motovedette partite da Castellammare del Golfo e da Trapani e  con numerose altre imbarcazioni e gommoni privati, provenienti anche da San Vito Lo Capo.

Messi in salvo circa trecento persone nel giro di mezz’ora, anche coloro che si trovavano in alcune calette. Alcune abitazioni delle zone turistiche trappetesi della Ciammarita e di Spadafora sono stati danneggiate dal fuoco. Nessun ferito comunque perché le case sono state evacuate prima che fosse troppo tardi. Il fumo e la cenere hanno anche creato problemi lungo l’autostrada A29, fra gli svincoli di Partinico e Balestrate. Impiegati dovunque decine di squadre di vigili del fuoco, di forestali, di volontari assieme a canadair ed elicotteri. Questa mattina i focolai, sembrano tutti quanti spenti.