Avviso di garanzia per Nino Papania e altri sei, ipotizzato il voto di scambio

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Adesso è ufficiale. A conclusione delle indagini arriva l’avviso di garanzia per Nino Papania, l’ex senatore ed altre sei persone tra cui Massimiliano Ciccia da sempre vicino al senatore e Leonardo De Blasi, Giuseppe De Blasi, Leonardo Vicari, Giovanni Renda e Davide Piccichè. Il reato ipotizzato è voto di scambio e si riferisce a indagini portate avanti dalla Procura di Trapani sul voto amministrativo di Alcamo della primavera del 2012 più precisamente per il ballottaggio a Sindaco tra Sebastiano Bonventre, appoggiato da una coalizione di centro sinistra, e Niclo Solina della lista ABC, vinse Bonventre per 39 voti.

Questa inchiesta nasce dalle intercettazioni telefoniche, ambientali, ascolto e indagini per l’attentato alla segreteria del senatore Nino Papania poco prima della campagna elettorale hanno portato ad un troncone d’inchiesta nuovo dove Nino Papania se nella prima indagine è parte lesa ora nell’altra indagine ha ricevuto, con altre sei persone, un avviso di garanzia.

Le indagini sono condotte dal Pubblico Ministero Rossana Penna e coordinate dal Procuratore Marcello Viola.

Durante l’estate furono pubblicate anche le intercettazioni tra coloro che risultano, alcuni di loro adesso, indagati ma non si sente mai la voce di Nino Papania mentre altri che parlano di lui. Nell’inchiesta della Procura si parla di posti di lavoro che sarebbero stati promessi all’Aimeri e di soldi per i voti. Parte lesa nel procedimento giudiziario risulta Niclo Solina.

Ad inizio indagini la magistratura aveva ipotizzato l’alterazione del normale svolgimento dunque, così come scrivono i giudici, delle regole democratiche.

Nino Papania nelle sue dichiarazioni alla stampa si è dichiarato estraneo alla vicenda e fiducioso nella magistratura e la cosa, sempre secondo dichiarazioni rilasciate alla stampa, lo allontanerebbe sempre più dalla politica.

Ad inizio indagine ci fu la richiesta forte da parte del gruppo di ABC che chiese le dimissioni di Bonventre, dimissioni prima anunciate e poi ritirate in attesa dello svolgimento e conclusione dell’iter giudiziario. A Social TP questa mattina Sebastiano Bonventre ha dichiarato che dopo l’approvazione del bilancio del Comune penserà di fare eventualmente un passo indietro.