Attentato a Falcone, domani 29° anniversario. Esplosi 500 kg di tritolo

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Una domenica, quella di domani 23 maggio, nel segno della memoria e della legalità, di lenzuola bianche sui balconi per non dimenticare, di esempi consegnati alle giovani generazioni e agli studenti delle scuole. Tornano domani maggio le iniziative per la ‘Giornata della Legalità per ricordare le vittime della mafia’, in occasione del 29esimo anniversario delle stragi di Capaci in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie-magistrato Francesca Morvillo e gli uomini della sua scorta. La mafia si combatte con la cultura, l’informazione, il senso civico e l’educazione.

Anche le manifestazioni aiutano in questo. La nave della legalità, gli appuntamenti all’albero falcone, la cerimonia ad Alcamo alle 12.30 con la lettura di un brano di Giorgio Bocca. Giovanni Falcone venne fatto saltare in aria, mentre stava percorrendo l’autostrada nei pressi dello svincolo per Capaci, alle 17.58. Con lui, dilaniati dal tritolo piazzato e fatto esplodere da Cosa Nostra, morirono la moglie Francesca Morvillo e i poliziotti della scorta Antonio Montinaro, Vito Schifani, Rocco Dicillo.

Falcone, padre del maxi-processo assieme a Paolo Borsellino, suo amico assassinato un paio di mesi dopo, venne trasportato ancora vivo all’ospedale Cervello di Palermo dove morì alle 19,05 di quel tragico 23 maggio 1992, un’ora e sette minuti dopo l’attentato in cui la mafia utilizzò un’incredibile quantità di esplosivo, mezza tonnellata sistemata all’interno di alcuni fustini in un cunicolo di drenaggio sotto l’autostrada.

Giovanni Falcone era appena atterrato all’aeroporto di Punta Raisi, rientrato da Roma dove svolgeva un importante incarico ministeriale. I suo spostamenti sarebbero dovuti essere riservati ed invece la mafia sapeva tutto. I criminali, adesso tutti in carcere all’ergastolo, erano stati informati da una soffiata e all’ora esatta, alle 17.58 di quel 23 maggio, diedero vita ad una delle stragi più atroci e tragicamente spettacolari della storia di Cosa Nostra.

Lo scorso anno la cantante castellammarese Lidia Schillaci ha pubblicato un toccante brano “Noi non siamo Capaci” dedicato proprio al terribile evento.