L’Assemblea regionale siciliana ha votato la norma che stabilizza 4571 lavoratori del bacino Asu. Oltre ai 37 milioni già stanziati, come negli scorsi anni per il pagamento dei sussidi ai lavoratori delle Attività Socialmente Utili, il governo regionale ha aggiunto altri 10 milioni per il 2021 e 15 milioni per il 2022 e 2023. Un percorso di stabilizzazione dei precari avviato in Sicilia da due anni. Si chiude così una pagina del precariato storico per circa 5 mila persone, che da decenni, lavorano all’interno di enti pubblici.
La norma sugli ASU avvantaggerà anche alcune centinaia di alcamesi. Saranno infatti stabilizzati con 14 ore settimanali i 146 ASU che operano negli uffici comunali ma anche gli oltre 100 che svolgono le loro attività socialmente utili nelle parrocchie e per conto di alcune cooperative sociali. Questo secondo gruppo, che usufruirà ugualmente della stabilizzazione, sarà impiegato in uffici. luoghi e compiti che saranno comunicati loro, in un secondo tempo dalla Regione.
“Giornata importante, si è risolto un problema che sembrava irrisolvibile: ringrazio tutti per il lavoro fatto, – ha detto il presidente dell’ARS, Gianfranco Miccichè – si sta chiudendo una pagina aperta trent’anni fa”. “Speriamo che non si riapra più la pagina del precariato – ha aggiunto. l’assessore al lavoro, Antonio Scavone -. Chiudiamo una pagina in grande armonia, ringrazio i sindacati, il governo nazionale che con la finanziaria ci ha dato la possibilità di trovare uno spazio dove inserirci”.