Asp, una poltrona che ‘scotta’. Dopo Damiani indagato anche Zappalà, inchiesta a Pescara

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Una poltrona, quella al vertice dell’ASP di Trapani, che probabilmente non porta bene. Infatti dopo l’inchiesta per corruzione, con l’arresto il 21 maggio 2020 e le pesanti accuse per l’ex manager Fabio Damiani, un’altra bufera giudiziaria ha raggiunto Paolo Zappalà, attuale commissario della sanità trapanese che siede sulla stessa poltrona che fu di Damiani. Zappalà, che prima di arrivare in Sicilia era stato direttore acquisti a Roma del policlinico universitario ‘Gemelli’, è tra gli indagati della maxi-inchiesta su sanità e appalti nel centro Italia diretta dalla procura di Pescara.

Il terremoto giudiziario riguarda l’Asl del capoluogo abruzzese dove l’imprenditore della sanità, Vincenzo Marinelli, 86 anni, ex presidente del Pescara Calcio, è stato arrestato giorni fa insieme al suo collaboratore Graziano Canonico, a due funzionari della dell’azienda sanitaria e ad un altro imprenditore Fabio Tonelli.  Le indagini, portate avanti da Guardia di Finanza e Polizia, riguardano le attività delle società di Marinelli in relazione ad alcune gare di appalto che avrebbero predisposto gli uffici della Asl. Marinelli è stato raggiunto dalle Fiamme Gialle mentre svolgeva le mansioni di dirigente accompagnatore della nazionale under 21 di calcio. L’inchiesta risale al 2019 e conta una quarantina di indagati fra cui pure esponenti politici.

I reati ipotizzati dalla Procura fanno riferimento a presunta corruzione e turbativa d’asta. Tra gli indagati spiccano i nomi del presidente del Consiglio Regionale abruzzese Lorenzo Sospiri e l’ex sottosegretario alla Giustizia dei governi Renzi e Gentiloni Federica Chiavaroli, entrambi per concorso in turbativa d’asta. Secondo le indagini coordinate dal sostituto procuratore pescarese Di Giovanni, si legge sull’Ansa, Sospiri si sarebbe adoperato per turbare una gara d’appalto per la gestione dell’affidamento dei servizi in favore dei pazienti in stato di fragilità; Federica Chiavaroli avrebbe fatto pressioni su un medico dell’ospedale di Pescara per intervenire su una commissione aggiudicatrice su un appalto per sistemi diagnostici. I fatti risalgono ad un periodo che va dal febbraio 2019 al giugno 2020. Non si conosce la posizione del commissario dell’ASP di Trapani, Paolo Zappalà, che comunque è indagato assieme ad altre dieci persone.