Una grave conseguenza portata dalla pandemia, che ha intasato gli ospedali, è quella di rinviare per cause di forza maggiore gli interventi chirurgici. Cosa che è accaduta in tutti gli ospedali italiani. Così migliaia di persone che attendevano il loro turno, anche da mesi, hanno dovuto rinviare con tutte le conseguenze del caso. Ora si cerca di correre ai ripari anche se per molti ammalati sarà impossibile recuperare il tempo perduto. Con la pandemia è emerso un altro tragico dato. Negli anni sono stati chiusi ospedali e reparti. Da anni gli ospedali soffrono per la carenza di personale. In Italia occorrono 60 mila infermieri e 50 mila medici. E difficile, quando è impossibile, dare piena funzionalità agli ospedali e a tutta l’assistenza sanitaria in genere. Intanto l’Asp di Trapani ha varato un piano di 800 operazioni in prestazione aggiuntive per smaltire le liste di attesa. In questa direzione i vertici dell’Azienda sanitaria trapanese hanno stanziato 600 mila euro per far fronte alle prestazioni. Per far fronte, invece, alla carenza di personale, verrà potenziato anche l’organico dei medici anestesisti in tutti gli ospedali del Trapanese.
Trecentomila, dei 600mila euro stanziati, saranno utilizzati per il pagamento dei turni in prestazioni aggiuntive per la sola attività di chirurgia ordinaria, coinvolgendo i dirigenti medici dei Dipartimenti di chirurgia, anestesia e rianimazione. Altri 300mila, invece, saranno destinati per le attività di recupero delle liste di attesa relative agli interventi chirurgici programmati e non effettuati nel 2021. L’Asp ha così accolto le richieste dei dipartimenti di chirurgia, materno infantile, anestesia e rianimazione.