Non ci sarebbe a quanto pare rischio default, per ora, per la Sicilia. Il problema non sarebbe strutturale ma di temporanea mancanza di liquidità ed è stato risolto con trasferimenti per 400 milioni di euro già programmati.
Il bilancio della Regione Sicilia è stato in attivo nel 2011 e nel 2010 fanno sapere dalla regione e i fabbisogni delle Regioni regionali non sono automaticamente garantiti dall’Amministrazione centrale dello Stato. La spending review prevede inoltre interventi di ottimizzazione per la spesa pubblica anche per le Regioni. Per le Regioni a Statuto speciale sono previsti interventi per complessivi 600 milioni già nel 2012 .
La Sicilia sembra avanzi circa 15 miliardi di euro dallo Stato mentre il buco ammonterebbe a 5 miliardi e 300 milioni di Euro.
E’ anche vero però che in questi anni i tagli alla sanità operati sono stati spesso giustificati come un risparmio e una maggiore e migliore operatività non solo sanitaria ma anche di sprechi. Così come anche le polemiche spesso tra Confindustria, associazioni di categoria e precari che chiedono la stabilizzazione o strutture che atenderebbero emolumenti spettanti dalla regione.
Non si riesce dunque a comprendere, a fronte della gran mole di impiegati e consulenti della regione, quale sia il vero problema della regione. Di sicuro esistono problemi mai risolti per esempio come quello dell’acqua e della stessa autonomia, non ultima l’ultima questione tra Lo Bello di Confindustria e Lombardo.
Insomma alla regione va tutto bene, compresi gli alti stipendi dei parlamentari regionali e le auto blu.