Appello a Surdi dal consigliere Orlando: “Salvare la chiesa del Collegio di Alcamo”

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Le porte  della chiesa del Collegio dei gesuiti sono state sprangate nel novembre del 2016. La caduta di calcinacci ha indotto le autorità a chiudere la chiesa, seconda per grandezza ad Alcamo. Il problema è stato causato dal guano dei colombi, che hanno otturato gli scarichi delle acque piovane. Da allora è iniziato un lento e inesorabile declino con il serio rischio che importanti opere d’arte vadano irrimediabilmente perdute.

La chiesa si erge maestosa in piazza Ciullo, cuore della città, a pochi metri dal Municipio, frequentata da rappresentanti politici di tutti i colori. Ma il destino del tempio, completato nel 1767, sembra non interessare nessuno, E’ di proprietà del Demanio regionale, che non ha i fondi per i lavori di manutenzione. Nel sopralluogo effettuato sei anni fa emerse che erano necessari 500 mila euro.

Ora la spesa è aumentata. Appelli dei fedeli, di una delegazione di gesuiti di Casa professa di Palermo venuta in città nell’agosto dello scorso anno, di uomini di cultura continuano a cadere nel vuoto. Ora la vicenda approda in consiglio comunale.

Portavoce della necessità dei lavori è Franco Olando che dice: ”E’ vero che la chiesa appartiene al Demanio. Ma il sindaco deve farsi portavoce della tutela dei beni della città di Alcamo. Chiedo che Domenico Surdi si faccia interprete della esigenza di riaprire la chiesa e nel frattempo informarsi se la lunga chiusura ha provocato problemi di stabilità  e degrado delle opere custodite nella chiesa”.

La grande facciata, in stile barocco, è il biglietto da visita per coloro i quali transitato per la piazza Ciullo.  Vertici. Sopralluoghi. Appelli dei fedeli fino ad oggi sono caduti nel vuoto. La chiusura ha costretto il rettore padre Vito Filippi a trasferire le funzioni religiose nella vicina, ma piccolissima, chiesa della Sacra Famiglia che non può ospitare più di 40 persone