Anziano trapanese sporcaccione, ai domiciliari per violenza sessuale su minore

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È ai domiciliari con obbligo del braccialetto elettronico l’anziano trapanese di 81 anni, già noto alle forze dell’ordine accusato di violenza sessuale su minore. L’arresto eseguito dai carabinieri di Trapani, su richiesta della procura locale, è scaturito in seguito alla denuncia sporta dai genitori della vittima, che ha consentito di ricostruire la gravissima vicenda a carico dell’indagato. Secondo la ricostruzione, l’anziano avrebbe avvicinato la giovanissima vittima, recatasi da sola all’interno di un supermercato della città, e l’avrebbe costretta a subire atti sessuali all’interno degli stessi locali approfittando della scarsa presenza dei clienti.

Sconcertante che nessuno si sia reso conto di quanto stava avvenendo e inammissibile che nel 2023 le ragazze debbano subire ancora violenze sessuali, fisiche o psicologiche da parte di “uomini” incapaci di mettere a freno il proprio istinto animale. A nulla servono le “giornate mondiali contro la violenza sulle donne”, ancora meno utili sono le mimose che ogni 8 marzo riempiono le abitazioni del gentil sesso. È importante rieducare gli uomini, senza distinzione d’età, a trattare bene le donne, a non perpetrare violenze su di loro, affinché non si senta più parlare di femminicidi, episodi di maltrattamenti domestici, violenze sessuali. Ogni anno, il 25 novembre, campagne televisive e svariati eventi sensibilizzano sul delicatissimo tema della violenza sulle donne, talvolta si organizzano marce a cui partecipano entrambi i sessi per dire basta a questo cancro sociale che non guarda in faccia nessuna. Non importa l’età, l’indipendenza economica, che lavoro si fa, quali indumenti si indossavano al momento dell’accaduto, perché la violenza, quando viene fatta, non fa distinzioni. E non è colpa di chi subisce, ma di chi compie questi atti deplorevoli.