Antiracket ad Alcamo senza sede dopo due anni senza contributi per dimenticanza del Comune

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Negli ultimi tempi la reducrescenza degli atti intimidatori ad Alcamo e Castellammare ha riportato l’allarme. Inoltre le recenti dichiarazioni del Presidente di Confindustria di Trapani Gregory Bongiorno che ha portato all’operazione di Polizia contro il racket con tre arresti a Castellammre ha rimesso l’attenzione sul fenomeno mai scomparso del racket. Sulla questione è intervenuto il Presidente dell’Antiracket Sebastiano Vilardi che intanto ha riconfermato quello che aveva temuto qualche tempo fa e cioè un ritorno a situazioni d’allarme; poi ha confermato quello che da qualche tempo continua a essere un neo delle amministrazioni alcamesi, l’Antiracket non ha una Sede.

 

Vilardi ne ha parlato con Bonventre, il Sindaco, che avrebbe assicurato l’assegnazione di una sede e il contributo, dimenticato nelle passate aministrazioni per due anni, che serve alle coperture legali. L’avvocato dell’Antiracket, Davide Bambina già Responsabile della CRI alcamese che cura il campo di assistenza all’IPAB agli immigrati, aspetta ancora i saldi delle precedenti fatture, ci dice Vilardi, e continua a collaborare con noi nonostante tutto questo. I due anni senza contributi dell’amministrazione Scala sono stati giustificati, a quanto pare, come una pura dimenticanza. Intanto l’Associazione continua ad assistere gli imprenditori che si rivolgono all’associazione dando copertura legale nei processi dove si sono costituiti parte civile e denunciato le estorsioni subite.

 

Diverse le leggi che aiutano gli imprenditori ma anche una profonda insensibilità da parte della cittadinanza e della stessa politica. L’Antiracket continua comunque il suo lavoro e la sensibilizzazione di un fenomeno, quello del racket, per niente sconfitto e per niente diminuito, semmai si paga e si paga in silenzio.