“Questo mio intervento é complementare alla presa di posizione del nostro partito ad Alcamo, perché é evidente che Fratelli d’Italia é protagonista del centrodestra così come é altrettanto chiaro che la composizione della schieramento non può che essere quella che sostiene il Governo regionale, compresi MpA e Cantiere Popolare”. Il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia mette immediatamente i puntini sulle i alla nota unitaria sottoscritta, meno d 24 ore prima, dai responsabili alcamesi di UDC, Diventerà Bellissima, Forza Italia, Lega e CentrAli oltre che dal responsabile alcamese del partito, Alessandro Fundarò.
Rifacendosi alle prossime elezioni di secondo livello con cui, a fine marzo, si daranno i vertici al Libero Consorzio, il capo provinciale dei meloniani sostiene che bisogna aprire agli ambienti civici, “posto che Fratelli d’Italia ispira la propria iniziativa politica alla logica dell’inclusione, previa adesione all’impianto di valori non negoziabili che difendiamo – ha asserito Maurizio Miceli – e rappresentiamo al contempo.”
Insomma fra le righe si legge chiaramente che il coordinatore provinciale del partito intenda aprire anche al movimento VIA dell’ex senatore Papania, replicando quindi il modello Marsala. Le esternazioni di Miceli stoppano per certi versi il documento sottoscritto e diramato poche ore prima da Mimmo Turano e Saverio Messana dell’UDC, Toni Scilla e Peppe Parrino di Fozra Italia, Vincenzo Abate di Diventerà Bellissima, lo stesso Alessandro Fundarò di Fratelli d’Italia e Massimo Melodia di CentrAli per la Sicilia, vale a dire Giacomo Scala. Una panorama che rende alleati partiti storicamente di destra e Italia Viva. Quest’ultima sigla non spunta fra le firme del documento ma Scala é tuttora coordinatore provinciale dei renziani.
“Siamo convinti che questo perimetro politico di partenza possa e debba essere il fondamento – hanno scritto DB, FI, Lega, FdI e CentrAli-Iv – per costruire un nuovo progetto di governo per Alcamo e aprire una nuova stagione per la città”. Anche questa nota parla di un’apertura a 360° nei confronti di altre esperienze politiche, della società civile seria e costruttiva della città di Alcamo ma appare pressocchè certo il veto apposto nei confronti del coinvolgimento di Via, soprattutto da Mimmo Turano e Giacomo Scala.
Un veto non condiviso dal coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Maurizio Miceli, che, nel giro di poche ore, ha voluto diramate le sue precisazioni che non sconfessano Fundarò ma che certamente lo pongono un po’ in ambasce. Potrebbe essere proprio l’iniziativa di Miceli quel grimaldello che l’ex senatore Papania, volontariamente o involontariamente, potrebbe utilizzare per scardinare la compattezza di quella coalizione che, soltanto adesso e dopo diversi mesi di incontri, aveva messo per iscritto la sua prima nota ufficiale.