Alluvione 2021 ad Alcamo Marina, nessun risarcimento. Famiglia danneggiata per circa 60.000 euro

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Quella pioggia, a tratti torrenziale, dalle 5 del pomeriggio e fino alle 23 circa di domenica 24 ottobre 2021, ha lasciato segni in delebili. Non parliamo di edifici e autovetture fortemente danneggiate nella zona di Alcamo Marina colpita dallo straripamento del torrente Canalotto ma degli strascichi economici che ancora pesano, in toto, sulle tasche degli alcamesi. Infatti le vittime di quella pioggia torrenziale, dopo più di un anno e mezzo, non hanno ricevuto nemmeno un euro di fondi pubblici. Hanno dovuto riparare le case, ricomprare elettrodomestici e autovetture esclusivamente di tasca loro.

La Regione finora ha soltanto erogato le somme cosiddette di prima emergenza mentre neanche un centesimo, nonostante la corposa richiesta avanzata dal comune di Alcamo, è stato ancora accreditato per il ristoro dei danni ai cittadini colpiti dall’alluvione. E non soltanto per le abitazioni ce ancora non avevano completato ancora la pratica di sanatoria e per qualcuna ritenuta insanabile, ma anche per le case, poche per la verità, che sono perfettamente in regola sia lungo la provinciale 55 che nelle stradine interne, a cominciare da via dei Tulipani.

Proprio in questa strada, in zona Canalotto, c’è una famiglia che ha dovuto scucire quasi 60.000 euro di tasca propria per riacquistare due autovetture trascinate e distrutte dalla furia dell’acqua, comprare gli elettrodomestici danneggiati irreparabilmente e sistemare parti interne ed esterne dell’abitazione, fra l’altro una delle poche dotate di tutte le autorizzazioni in quanto costruita negli anni ’60.

Altri cittadini hanno subito danni inferiori ma sempre senza ricevere neanche un euro dopo ben 17 mesi. Dalle richieste avanzate al comune di Alcamo non è comunque venuto fuori alcun edificio sconosciuto seppur con pratiche di sanatoria non ancora completate.

Di certo, però, il settore urbanistica ha disposto un’ordinanza di demolizione per un’abitazione costruita nei pressi dell’argine sud del torrente Canalotto, in una zona ovviamente non sanabile. Gli uffici hanno portato avanti un’azione di monitoraggio di tutte quegli edifici realizzati in quella zona di Alcamo Marina negli anni in cui l’abusivismo regnava sovrano.  Potrebbero quindi scattare altre ordinanze di demolizione.