Alcamo: viabilità, prima tranche di investimenti

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Parte un piano straordinario per la messa in sicurezza delle strade  cittadine ad Alcamo. Il Comune corre ai ripari dopo la valanga di denunce piombate all’ufficio dell’Avvocatura tra il 2013 e il primo scorcio di questo 2014 per danni provocate dalle buche presenti nell’asfalto. E’ stata programmata una prima tranche di lavori che permetterà quanto meno di intervenire prioritariamente nelle arterie principali della città in cui la sconnessione delle carreggiate è più evidente e pericolosa. I Settori dei servizi tecnici e manutentivi dell’ente municipale hanno stimato che in questa fase servono all’incirca 850 metri cubi di aggregante, materiale che serve per stendere il nuovo tappetino bituminoso, per ripianare l’asse e per il riempito conseguente delle buche. La spesa complessiva è pari a poco più di 5 mila euro. Questi lavori non erano più differibili secondo quanto evidenziato nella sua relazione dall’ingegnere capo del Comune, la dirigente del Settore Servizi tecnici Enza Anna Parrino: “I cambiamenti del clima, con piogge torrenziali e violente, – si legge – hanno aggravato notevolmente la conservazione delle strade esterne, comportandone il deterioramento, ed in alcuni tratti anche il distacco del materiale preesistente creando delle buche lungo le strade. Ancora oggi le strade hanno in corso cedimenti ed avvallamenti, presentando molteplici buche che possono causare pericolo alla viabilità carrabile”. C’è di tutto nella valanga di controversie attivate dai cittadini in questo primo scorcio del 2014 contro il Comune di Alcamo proprio per la condizione malconcia delle strade. Già sono ben 20 quelle che sono state contestate e analizzate dalla giunta guidata dal sindaco Sebastiano Bonventre che in tutti i casi ha deciso di resistere in giudizio. Un atto praticamente dovuto ma che tradotto rischia davvero di ritorcersi come una spada di Damocle sulla testa dell’ente municipale, soprattutto sulla già non molto floride finanze. In pratica si viaggia ad un ritmo vertiginoso sotto l’aspetto proprio dei contenziosi tra ente locale e cittadini: una controversia ogni tre giorni, che significa anche spese legali che lieviteranno oltre che gli eventuali danni riconosciuti al cittadino. Neanche a dirlo le maggiori contestazioni riguardano le cadute di pedoni e i danni ai veicoli causati dalla presenza di buche sulla sede stradale: già 8 le richieste di risarcimento danni avanzate al Comune. Ce n’è una in particolare che, se riconosciuta in sede civile, potrebbe creare non pochi problemi alle casse comunali. Riguarda una donna alcamese che ha chiesto un risarcimento danni record di ben 250 mila euro quantificati per danni fisici, biologici e morali. E’ caduta in terra a causa della disconnessione della sede stradale, posizionata subito dopo il marciapiede che delimita la carreggiata, ed era parzialmente coperta da un tombino dell’acquedotto che la  delimitava.

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