Alcamo-Vertenza polizia municipale, entro 10 giorni le prime risposte

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ALCAMO – Dieci giorni di tempo per verificare quale percorso è fattibile per evitare lo sciopero dei vigili urbani. In questo lasso di tempo sono attese le primissime risposte, dopodichè i caschi bianchi saranno chiamati a valutare il da farsi. La vertenza tra Comune e caschi bianchi ad Alcamo potrebbe registrare una schiarita all’orizzonte: ieri al nella sala conferenze del Collegio dei Gesuiti il primo confronto tra la nuova amministrazione e la polizia municipale per affrontare le numerose pendenze che da anni rivendica il corpo. Sul piatto tutta una serie di indennità e surplus allo stipendio tabellare che non sono stati pagati ancora a distanza di anni ai vigili o per cui il Comune ha posto il divieto di liquidazione per una diversa interpretazione normativa. Una situazione di stallo che già aveva portato i vigili urbani a dichiarare ad inizio anno lo stato di agitazione. A presenziare all’incontro, convocato dai Cobas guidati dal delegato territoriale del pubblico impiego Ignazio Calvaruso (nella foto), l’assessore al Personale Fabio Butera oltre che rappresentanti della Uil e l’Rsu del municipio.
Tantissime le rivendicazioni portate avanti: quella più importante è sicuramente la questione degli straordinari non pagati che risalgono al 2012. In pratica quell’anno il Comune sforò il budget previsto in bilancio di circa il 40 per cento: soldi che non sono mai stati recuperati e quindi mai liquidati. Ultimamente ci sono state delle vere e proprie denunce al giudice del lavoro di Trapani che ha emesso decreti ingiuntivi nei confronti del Comune di Alcamo: sei i casi di vigili urbani che l’hanno spuntata davanti al giudice per complessivi mille e 200 euro.
In ballo però ci sono anche i ritardati pagamenti del salario accessorio, vale a dire indennità legate a festivi, disagio ed altre voci simili. Ancora l’intero anno 2015 non è stato liquidato e il biennio 2013 e 2014 solo ad inizio di quest’anno è stato corrisposto. C’è poi anche un’indennità di pubblica sicurezza di competenza regionale che non viene pagata dal 2014. Di gravosa importanza poi per i caschi bianchi anche la delibera del luglio 2015 dell’allora commissario straordinario del Comune Giovanni Arnone ritenuta penalizzante e declassante per il comando di Alcamo. In pratica vi è stato il taglio di una delle due posizioni di responsabilità, e sino a 4 anni fa erano addirittura 3 tali figure.