Alcamo . Venduta all’asta la cantina “Saraceno”

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Venduta all’asta la storica cantina della via Madonna del Riposo. Parliamo della cantina Saraceno per la quale è stata presentata una sola offerta per acquistare il complesso aziendale con annesso stabilimento vinicolo,  che per decenni ha rappresentato il punto principale di riferimento per il conferimento dell’uva da parte di migliaia di agricoltori alcamesi.   Una sola offerta: un milione e 264 mila euro, stabilita dal tribunale di Trapani, senza alcuna variazione. Nuovo proprietario è un imprenditore alcamese, che si è aggiudicata la cantina il cui prezzo è stato giudicato molto vantaggioso. L’ex cantina probabilmente sarà trasformata in un supermercato. Il complesso aziendale si estende su 9 mila e 900 metri quadrati con una superficie complessiva di circa due ettari. Si trova accanto ad una strada tra le più trafficate di Alcamo e nella zona “bene” della città poiché attorno alla cantina sono sorti nuovi quartieri. L’aggiudicazione ha scritto la parola fine sulla storia di una delle prime cooperative siciliane che raggiunse i mille e 500 soci. La liquidazione coatta a causa del fallimento della cantina fondata nel 1963 e successivamente ampliata per ben cinque volte. Negli anni i vari consigli di amministrazione hanno anche tentato la via dell’imbottigliamento. La maggior parte del vino veniva acquistato dai commercianti marsalesi per poi rivenderlo al nord Italia per far aumentare di grado gli asfittici vinelli prodotti in varie regioni.  Un perito del tribunale di Trapani ha valutato, tre anni fa, l’intero blocco in un milione e mezzo di euro. Il consiglio di amministrazione presentò opposizione al concordato chiedendo la somma di tre milioni di euro per la vendita. La cantina Saraceno ha rappresentato ad Alcamo una pagina importante della storia delle cooperative che negli anni sessanta sono sorte in tutta la Sicilia. Nel territorio continuano ad operare la Fiumefreddo, San Francesco di Paola e Sant’Antonio. Mentre da diversi anni ha chiuso i battenti la Paladino, che fu coinvolta in un’inchiesta giudiziaria. Negli anni sessanta e per un lungo periodo la Saraceno, per numero di soci oltre mille e per ammasso era una delle prime in Sicilia. Grazie al boom venne successivamente allargata dal 1970 al 1999 per fare posto a nuovi silos e apparecchiature. Tentò anche, ma con scarso successo, la via dell’imbottigliamento. Poi iniziò il lento ma inesorabile declino nonostante gli sforzi dei vari consigli di amministrazione di rilanciarla. E qui emergono anche le responsabilità della Regione, e non solo per la Saraceno. Le cantine hanno rappresentato un serbatoi di voti: la Paladino aveva come riferimento l’onorevole Salvatore Grillo.  La Fiumefreddo per Ciccio Canino e la San Francesco di Paola per Enzo Culicchia. Tutti e tre deputati regionali deceduti. Con la vendita della cantina Saraceno cala il sipario su un capitolo della storia della vitivinicoltura alcamese. Intanto a giorni le cantine apriranno i battenti per la vendemmia.