Alcamo-Uso di alcol e droga, una piaga sociale

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C’è chi ha un cartello in bella vista che così recita: “il chupito” si paga in anticipo. Esibire lo scontrino prima del consumo”. Il “chupito è un bicchierino di superalcolico, con prevalenza di rum, che va bevuto tutto d’un fiato. Inizia prevalentemente così la serata dello “sballo” dove altre componenti sono la birra e le sigarette di marijuana. Le conseguenze emotive degli abusi, dicono gli esperti, sono angoscia, allucinazioni e pianto. Un fenomeno generalizzato quello dello sballo che ormai interessa molte nazioni europee e quindi città dove questa moda assurda coinvolge migliaia di giovani, frequentatori di pub e discoteche da dove escono ormai inebetiti a causa anche dalla musica sparata ad altissimo volume. Gli incidenti mortali non si contano più. Con tanta fortuna per esempio all’alba di domenica una ragazza alcamese di 22 risultata completamente ubriaca mentre era alla guida di un’auto si è spostata improvvisamente sulla sua sinistra investendo una vettura che marciava nel senso opposto di marcia, non c’è scappato il morto. E purtroppo per quanto riguarda la nostra realtà le preoccupazioni sono in aumento. “Infatti – dice Guido Faillace, direttore del Sert con sede nella via Cernaia- assistiamo ad un’escalation nel consumo di alcol e stupefacenti in prevalenza marijuana e cocaina. Purtroppo si abbassa sempre più l’età dei consumatori e ragazzini iniziano a 12-13 anni ad ingurgitare alcolici con gravissimi danni per la salute. Mancano i controlli. Inesistenti, infatti, le multe nei confronti di quei commercianti che vedono vino e birra ai minorenni”. Poco personale. Controlli delle forze dell’ordine inesistenti per carenza di personale dipingono un quadro allarmante di una deriva inarrestabile. La prova? Nel centro storico durante la vergognosa movida selvaggia e senza regole ragazzi e ragazze che invece di passeggiare sembra che siano in balia del mare forza nove. Tanti automobilista consigliano di stare attente mentre si attraversa di notte la statale 187 di Alcamo Marina in prossimità di lidi dove sulla strada è facile imbattersi in ubriachi a piedi. Venuto meno il ruolo della famiglie. Venuta meno l’autorevolezza degli insegnanti che se rimproverano per una giusta causa uno studente rischiano di essere aggrediti dai genitori. Venuto meno il ruolo della chiesa dove negli oratori si insegnava non solo la religione ma anche la buona educazione e il rispetto degli altri oggi è difficile recuperare quello che esisteva in Italia: una cultura del consumo consapevole dell’alcol, che oggi si è persa. Tra i giovani, anche alcamesi si sono diffuse abitudini anglosassoni dove si consumano 4-5 superalcolici uno dietro l’altro per entrare subito nel tunnel dello sballo. E poi anche assistiamo anche alle svendite e offerte speciali. Lo scorso inverno nella piazza Ciullo di Alcamo, sede martoriata dalla movida selvaggia, in bella vista concorrenza a prezzi bassi sula vendita di alcolici, Nelle strade vicine altri supermarket: quelli della vendita di sostanze stupefacenti. “Durante questo periodo estivo – dice Guido Faillace –operatori dell’Asp effettueranno controlli nei locali. Ma la nostra battaglia è impari. Con l’apertura delle scuole avvieremo i progetti di prevenzione sull’uso di alcol e droga. Ma la strada della prevenzione è in salita se non si ribella la società civile”. Oggi aggiungiamo noi completamente assente.