Alcamo, undici sindaci chiedono un “pronto soccorso” pediatrico

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Tornano alla carica gli 11 sindaci dei comuni che sorgono a cavallo fra le province di Trapani e Palermo che il 19 marzo avevano inviato una nota alla Regione con cui chiedevano,  dopo la chiusura del pronto soccorso di Partinico, adesso dedicato interamente al Covid, di potenziare quello del San Vito e Santo Spirito di Alcamo con una presenza pediatrica 24 ore su 24. Adesso i sindaci di Castellammare del Golfo, Balestrate, Trappeto, Giardinello, Montelepre, Borgetto, San Giuseppe Jato, Camporeale, Terrasini, Cinisi e ovviamente Alcamo hanno inviato un’altra lettera al presidente della Regione, Nello Musumeci e all’assessore alla salute Ruggero Razza, oltre che ai dirigenti dell’ASP di Trapani, con cui chiedono ufficialmente l’istituzione di un servizio di consulenza pediatrica attivo 24 ore al giorno presso il pronto soccorso dell’ospedale alcamese al fine di continuare ad assicurare un adeguato e tempestivo intervento nelle emergenze che riguardano i bambini.

Già l’ASP di Palermo, dopo il primo sollecito degli undici primi cittadini, ha istituito un servizio diurno di consulenza pediatrica presso strutture sanitarie di Partinico. La decisione dell’azienda sanitaria palermitana ha però contrariato i sindaci del territorio compreso fra le due province perché ritenuta insoddisfacente e non bastevole a garantire un livello di assistenza accettabile per i piccoli pazienti pediatrici.

Riteniamo che il semplice svolgimento diurno di una consulenza pediatrica non possa garantire alcuna risposta a situazioni di urgenza o emergenza pediatrica – scrivono i primi cittadini di Alcamo Surdi, di Trappeto, Cosentino, di Giardinello, De Luca, di Balestrate, Vito Rizzo, di Montelepre, Crisci, di Borgetto, Garofalo, di San Giuseppe Jato, Agostaro, di Camporeale, Cino, di Terrasini, Maniaci, di Castellammare del Golfo,  Nicola Rizzo, di Cinisi, Palazzolo -. I pazienti che si trovano in tali situazioni si recano, di norma, presso il pronto soccorso dell’ospedale di Alcamo”.

Per i sindaci l’unica soluzione adeguata resta l’istituzione di un servizio h24 di consulenza pediatrica presso il nosocomio alcamese. “Ribadiamo decisamente come non si debba correre il rischio di sminuire la sicurezza e la qualità dell’assistenza per categorie di utenti potenzialmente più fragili – concludono gli undici sindaci – come quella dei piccoli pazienti pediatrici”.