Alcamo, ultimo atto stabilizzazione. Lunedì’ decisione in prefettura

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La resa dei conti finale fra lavoratori precari, sindacalisti e amministrazione comunale di Alcamo. Lo scenario è quello della Prefettura di Trapani dove, lunedì prossimo alle 16.45 le parti siederanno allo stesso tavolo per risolvere la questione, dare speranze definitive al personale che da decenni opera negli uffici comunali e far rientrare lo stato di agitazione indetto da Cisl e UIL. In un primo momento il nuovo piano del fabbisogno del personale approvato dalla giunta Surdi aveva estromesso dalla stabilizzazione un centinaio di precari che da circa 20 anni portano avanti servizi comunali, spesso indispensabili, ottenendo anche importanti e delicate specializzazioni. A traballare il futuro delle categorie A e B e, in molti casi, di numerose famiglie che, lavoratori precari marito e moglie, si sarebbero trovate tutto d’un tratto a reddito zero e con tanto di figli a carico. Poi la prima apertura dell’amministrazione comunale ha fatto scendere tale numero da 100 a 67. Due giorni fa il sindaco Surdi e l’assessore al personale Butera, nel corso di un’assemblea svoltasi alla Cittadella dei Giovani, hanno presentato i nuovi interpelli che prevedono il superamento delle prove e la stabilizzazione come vigili urbani e come operatori della riscossione crediti. Sarà questa l’ultima porta aperta per risolvere il problema anche se restano molti interrogativi. Perché la giunta Surdi si ostina ad effettuare selezioni ed esami, con tanto di costi a carico delle casse comunali quando altrove i precario vengono stabilizzati sic et simpliciter? E perché mai chi ha ottenuto specializzazioni specifiche deve ripartire da zero con altre mansioni e fare quindi anche i corsi di formazione? Per quale motivo, infine, i posti lasciati vacanti da questi ultimi verranno affidati, in numerosi casi, in mobilità a personale proveniente da altri enti? Non si potevano invece chiamare da altri comuni, sempre in mobilità, vigili urbani ed operatori della riscossione crediti? Su tali quesiti si sono registrate alcune interrogazioni da parte dell’opposizione. In un modo o nell’altro la vicenda dovrebbe chiudersi lunedì pomeriggio in prefettura con il raggiungimento di un accordo finale che potrà ridare serenità a quei lavoratori che, dopo oltre 20 anni, hanno temuto di ritrovarsi ad ingrossare le file della disoccupazione.